Sguardi su uomini straordinari è infatti il sottotitolo della sua prima
esposizione monografica milanese, in una galleria che presta sempre particolare
attenzione al figurativo e ai generi legati alle esperienze visive della Pop Art.
Le 21 opere di Cascelli appartengono a tre sezioni tematiche (Aestetica, Idee, Alterazioni) e sono
realizzate prevalentemente su legno attraverso diverse tecniche, tutte comunque
accomunate dal ritratto scontornato del personaggio – ricalcato da fotografie
ormai entrate nel patrimonio visivo collettivo – che emerge in rilievo dallo
sfondo su cui l’artista, attraverso rimandi composti da simboli, citazioni
d’autore o riproduzioni stilizzate dei dipinti originali, enfatizza la
riconoscibilità del soggetto cristallizzandolo in immagine stereotipata e
iconica.
Sempre
evidente il legame con l’ambiente teatrale da cui l’artista proviene e da cui
sembra aver tratto spunto per una messinscena di maschere che talvolta
raggiungono esiti felici, come in Federico
Fellini e in Andy Warhol, in
altri casi sfiorano la retorica di accostamenti scontati.
Dal
cosiddetto “Secolo breve” Cascelli ha individuato quelli che per lui sono forse
stati i maestri (e allora ecco Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring e Jean-Michel
Basquiat) per retrocedere ai protagonisti fondamentali dell’arte dei primi
decenni (Pablo Picasso, su tutti), per spaziare infine a chi ha influenzato
l’universo culturale del pittore, nel pensiero puro (Albert Einstein), nella
letteratura (Oscar Wilde) fino al cinema (Federico Fellini) e alla società (Che
Guevara).
Il
tratto incisivo che sfiora il contatto con la comunicazione pubblicitaria e con
i cartoon, i colori sgargianti e il
linguaggio sintetico riescono a trasmettere “con immediatezza proprio l’elemento ‘popolare’ che ha consentito a
questi protagonisti del ‘900 di entrare a far parte dell’immaginario collettivo
(e di rimanerci)”, come scrive Elio Fiorucci in catalogo.
Particolarmente
curato quest’ultimo, quasi complementare alla mostra: non semplice riproduzione
dei dipinti, ma accostamenti evocativi con fotografie associate ad aforismi
degli “uomini straordinari”, o particolari emblematici delle opere, o ancora un
rossetto rosso “sparato” a piena pagina per richiamare lo spirito di Roy
Lichtenstein.
marta santacatterina
mostra visitata il 9 dicembre 2010
dal 2 dicembre 2010 al 10 gennaio 2011
Cristiano Cascelli – Novecento
a cura di Emilia Giorgi
Via Cagnola, 26 (zona Cimitero Monumentale) – 20122 Milano
Orario: da lunedì a sabato ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0233105921; info@spazioinmostra.it; www.spazioinmostra.it
[exibart]
Innovatore inquieto e implacabile, figura dominante del minimalismo e dell’astrazione, Frank Stella è morto a 87 anni: la sua visione…
È stata questa la frase, pronunciata dalla madre dell’artista che ha ispirato il percorso della mostra Disintegrata, in corso alla…
Da Hernan Bas a Nari Ward. Ecco gli artisti internazionali che occupano gli spazi in Via della Spiga, in occasione…
Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed e la fiera The Phair, gli appuntamenti da non perdere con…
Al Nitsch Museum di Mistelbach, in Austria, una mostra ripercorre i 30 anni di inquieta sperimentazione dell’artista palermitano Andrea Cusumano,…
Palazzo dei Diamanti di Ferrara espone fino al 21 luglio 2024 uno degli artisti più scientifici e illusionisti di sempre:…