Categorie: milano

Fino al 2.III.2019 | Marcello Maloberti, Sbandata | Galleria Raffaella Cortese, Milano

di - 23 Febbraio 2019
Marcello Maloberti (Lodi, 1966) è un po’ come Odisseo. Polìtropo. In tutte le sue accezioni: dall’artista dotato di ingegno versatile e multiforme, all’astuto e tortuoso ingannatore che all’altrove guarda perennemente.
La sua “Sbandata” ha il potere di inspirare, ma anche di eludere, di instillare il dubbio: Bisogna credergli sempre o non credergli affatto? Risuona nella testa l’oscura esortazione della guida Roberto Carozzi che, nelle vesti di abile prestigiatore e potente narratore, materializza il ciclo di affreschi di Lorenzo Lotto della Cappella Suardi all’interno della mostra (“Cicerone”, Installazione sonora, 2018).
“Non si può credere subito a quello che si vede perché ci può essere l’inganno, ma cercare di capire e comprendere con gli occhi e la mente di Saturno”.
Dunque, traslando l’enigma di queste parole, cosa si crede osservando le Marmellate (serie di collage, 2018) o le Martellate (scritti fighi, 1990-2018) che abbattono perfino le pareti, contaminando i magazzini della Galleria Raffaella Cortese, e i ritagli del Trionfo dell’Aurora che, invadendo il pavimento di via Stradella al 4 con cupole, soffitti e affreschi, sovvertono il sopra in sotto e permettono di essere calpestati e rimescolati da piede mortale? Il pavimento, sicuramente, è più generoso del muro (M. Maloberti, Martellate Project).
Quando si è avvolti da questo vortice, si avverte qualcosa di simile ad una spirale di fuoco, ispirazione, sacralità e nondimeno “stupidità, profonda e complessa” (M. Maloberti). Come in Ecorché (2018) – lo scorticato – il cui rimando alle illustrazioni anatomiche rinascimentali confonde e disorienta perché quello che appare è un ritratto fotografico di Maloberti, abito nero e papillon, in una posa allegorica e maestosa, immerso sorprendentemente nella realtà urbana. E come nella rotta tracciata per la mostra dal grafico Alessandro Gori, attraverso un simbolo arcano che è insieme mappa dell’immaginazione e della mente e geografia senza distorsioni. E come nelle annotazioni visive del curatore Pier Bal-Blanc, semionauta (N. Bourriaud, Postproduction) che produce percorsi originali tra immagini attuali e figure antiche.
Marcello Maloberti, Sbandata, vista della mostra
“Sbandata” è una virata verso il classico dal carattere mercuriale, tratto distintivo di Maloberti/Odisseo. L’idea diffusa di un “classico” atemporale e immutabile è bandita, a favore di un audace sincretismo che (si) contraddice, mescola ed esplora le sfaccettature. Attraverso l’impiego de “la tecnica dello straniamento” (S. Settis, Futuro del “classico”), nella direzione sia di un “altrove” temporale che di un “altrove” spaziale (Vir Temporis Acti India, 2018), Maloberti svela la forma ritmica, il potenziale meditativo insito nella circolarità in perfetto accordo con una struttura multilineare, il senso dell’attesa e dell’assenza. Perciò crediamo di intuire qualcosa, precisamente nella spola tra identità e alterità, tra basso e alto, tra fregio e mosaico pavimentale, tra unità e frammentazione, infine tra efebica perfezione e ibrido. Crediamo appunto, perché nel détournement si cela il tranello. Un rapimento d’amore o vento caldo, un flusso improbabile di ritagli e accumuli, un montaggio “gioiosamente inutile e imperdibile”, di cui scrissero con grande acutezza Carlo Antonelli e Andrea Lissoni nel testo critico per la performance Tagadà (Galleria Raffaella Cortese, 2007). In quest’ottica, l’ipnosi della “sbandata” dapprima scuote, poi intrappola in un anello di Saturno e così la scena estatica scardina, ma anche ri-crea e perpetua il gioco delle forme.
Petra Chiodi
Mostra visitata il 17 gennaio 2019
Dal 29 novembre al 3 marzo 2019
Marcello Maloberti, Sbandata
Galleria Raffaella Cortese, Milano
Via A. Stradella 7 – 1 – 4
Orari: da martedì a sabato ore 10:00 – 13:00 / 15:00 – 19.30 e su appuntamento
Info: www.raffaellacortese.com

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Pesaro 2024: la mostra di Giovanni Termini in un palazzo cinquecentesco

Gli spazi del cinquecentesco Palazzo Tiranni-Castracane di Cagli si aprono all’arte contemporanea con la mostra di Giovanni Termini, nell’ambito di…

29 Aprile 2024 18:56
  • Attualità

Il Garage Museum di Mosca è stato perquisito dagli agenti dell’FSB

Gli agenti dell'FSB, il Servizio di Sicurezza Federale della Russia, hanno perquisito l’archivio del Garage Museum of Contemporary Art di…

29 Aprile 2024 18:20
  • Mostre

Sentieri di Maremma: il viaggio artistico di Adriano Pompa

A Orbetello, la sala maggiore dell’Arcivescovado, ospita la mostra di Adriano Pompa: un’intima esplorazione del territorio maremmano, tra pitture coloratissime…

29 Aprile 2024 17:09
  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 29 aprile al 5 maggio

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 29 aprile al 5 maggio, in scena nei…

29 Aprile 2024 16:57
  • Mercato

Christie’s mette all’asta il guardaroba di Vivienne Westwood

Gli abiti della stilista e attivista britannica andranno in vendita quest’estate, in una doppia asta live e online. Il ricavato…

29 Aprile 2024 13:32
  • Mostre

Il sacro on the road: Cristiano Carotti in mostra da Contemporary Cluster a Roma

L’artista ternano torna a esplorare la dimensione ambientale e il senso del sacro con opere di grande impatto visivo, negli…

29 Aprile 2024 12:10