Categorie: milano

fino al 2.VI.2009 | Samurai | Milano, Palazzo Reale

di - 22 Maggio 2009
Ci sono rari casi, nella storia delle civiltà, in cui l’arte della guerra occupa un posto centrale nella cultura artistica della società che l’ha prodotta. Armature, armi e strumenti che non servono solo per difendere e offendere, ma che custodiscono in sé tutte le caratteristiche di un’arte figurativa. Nel caso del Giappone dei samurai, questa particolare forma espressiva è una tradizione secolare, un progetto totale che fonde etica ed estetica bellica e formale.
È da questo presupposto che si dipana la mostra Samurai, un termine che deriva da un verbo, ‘saburau’, ovvero ‘servire o tenersi a lato’, che letteralmente significa ‘colui che serve’ e che nel corso dei secoli ha indicato, anche nell’immaginario comune, la figura dei membri della nobiltà guerriera.
Attraverso il vasto numero di armature, elmi e accessori della collezione Koelliker, oltre a una serie di opere provenienti dalle Civiche Raccolte d’Arte Applicata e Incisioni di Milano, viene ripercorsa la storia sociale, politica ed economica del Giappone e della classe sociale che lo governò per quasi settecento anni.
Percorrendo le fastose stanze dell’appartamento della Reggia di Palazzo Reale, anche il visitatore meno addentro all’arte nipponica si rende subito conto della straordinaria maestria, pressoché ineguagliata, del sofisticatissimo artigianato bellico giapponese: ogni oggetto – anche quelli che si presupporrebbero meno significativi, come lacci, cinghie e semplici finiture – custodiscono l’eleganza formale e l’incredibile attenzione per il dettaglio che fa di questi strumenti dei manufatti complessi, sia dal punto di vista espressivo che da quello simbolico.

L’abbigliamento da guerra dei samurai è sempre stato considerato, anche in periodo di pace, come un importante segno di comando e condizione sociale. La necessità di distinzione della casta di potere ha talvolta, a seconda dei periodi storici, prevalso sulla funzione protettiva dell’armatura, portando alla realizzazione di oggetti dalla bellezza stupefacente, impreziositi da ornamenti di pregevole fattura.
È così che, scorrendo i belissimi kabuto, ossia i tipici elmi dei samurai, si può notare l’estrema estetizzazione dell’oggetto da indossare sul capo: in alcuni casi, gli elmi presentano forme zoomorfe e, grazie alle maschere protettive mempo, i volti dei guerrieri si mostravano come personaggi soprannaturali. Di fatto, questi accessori collegavano idealmente l’arte della guerra con quella del teatro.
A completare il percorso, alcuni manufatti di straordinaria qualità, tra i quali l’eccezionale armatura completa per cavallo e cavaliere, oltre a una moltitudine d’oggetti, spesso lavorati a sbalzo, come le montature per spade e alcune lame di katana, l’arma per eccellenza dei samurai.

Nell’ultima sala, curata con Yamato Video, punto di riferimento italiano per tutti gli amanti dei manga e degli anime, sono esposti modellini e riproduzioni di tutti quei robot e personaggi che costellano l’universo dei fumetti e della animazioni giapponesi. Per constatare come il mito e la tradizione di quelle forme permanga attivamente nella cultura contemporanea, e come quelle immagini abbiano colonizzato, attraverso i medium più disparati, l’immaginario collettivo.

articoli correlati
Fantasie guerriere al Filatoio di Caraglio

riccardo conti
mostra visitata il 5 marzo 2009


dal 24 febbraio al 2 giugno 2009
Samurai
a cura di Giuseppe Piva
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 – 20122 Milano
Orario: lunedì ore 14.30-19.30; da martedì a domenica ore 9.30-19.30; giovedì ore 9.30-22.30 (chiusura biglietteria ore 18.30; giovedì ore 21.30)
Ingresso: intero € 9; ridotto € 7
Catalgo Mazzotta
Info: tel. +39 02875672; www.mostrasamurai.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30