L’esposizione organizzata dallo Spazio Mazzotta si presenta come un’ideale continuazione della mostra dedicata a Guido Crepax nel 2006. Crepax, maestro dell’arte del fumetto, con il suo stile unico e inconfondibile, crea personaggi indimenticabili che colpiscono l’immaginario collettivo. È il caso della sua più celebre creazione, la splendida Valentina: alta, snella, slanciata, con un fisico da modella della haute couture, quasi sempre nuda o elegantemente discinta, per sedurre senza falsi pudori. Col suo famosissimo caschetto nero, entrato subito nel mito, ha alimentato i sogni di migliaia di uomini. Considerata da molti come il corrispondente femminile dell’artista, è l’emblema della passione di chi da sempre mette tutto se stesso in ciò che istintivamente ama fare. Valentina è il compendio e l’esaltazione di una femminilità nuova, fatta di donne ironiche e grintose che affrontano la vita con fantasia e disinvoltura.
Gli anni Sessanta compaiono vivacemente nei lavori eseguiti a china, la tecnica preferita da Crepax, che con precisione e minuzia documentaristica rappresenta nei dettagli la città di Milano con le sue strade, i suoi monumenti e i suoi palazzi. La vita del boom economico appare elegante e patinata, come permeata da un’aurea algida e magica. La raffinatezza del tratto si ritrova nelle situazioni narrate come in un film emozionante.
Nella nuova mostra le opere del fumettista sono affiancate dalle tavole di autori a lui contemporanei, come Rocco Tedesco, Simeoni, Cassinari. Sono lo spirito e la qualità dell’immagine che costituiscono il comune denominatore della rassegna, calando lo spettatore nel magico mondo delle dive e della femme fatale del passato.
Compaiono i vecchi cartelloni cinematografici, con
La mostra propone in ordine cronologico un excursus nell’illustrazione della stampa italiana dai primi del Novecento agli anni Sessanta, documentando l’evoluzione del gusto e dello stile attraverso le riviste più in voga e di successo. Documenti storici e artistici di sicuro interesse per lo sviluppo del settore e lo studio dell’identità femminile nel secolo scorso.
vera agosti
mostra visitata il 22 maggio 2007
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complimenti alla critica...ha visto la mostra ben tre giorni prima che aprisse...che fretta...
La mostra in effetti è iniziata il 15 maggio, come si legge nel comunicato stampa presente in Exibart. Grazie!