Categorie: Mostre

Kenny Scharf, surrealismo, pop e mitologia in mostra a New York

di - 7 Settembre 2024

Ha aperto da pochi giorni a New York, nella Lower east Side, da TOTAH, MYTHOLOGEEZ, una mostra di nuovi dipinti di Kenny Scharf che durerà fino al 9 novembre 2024, la terza mostra personale dell’artista con la galleria, e noi abbiamo fotografato il vernissage.

Kenny Scharf, MYTHOLOGEEZ, TOTAH, New York, 2024, foto dall’opening, ph. Francesca Magnani

A cavallo tra il Surrealismo e il Pop, il parco giochi dell’immaginazione di Scharf si rivolge all’anno zodiacale del drago, il 2024 (ne abbiamo scritto anche qui). Come se fossero geroglifici, il messaggio che esprime attraverso le sue figure è diventato una sorta di scrittura sacra, trascendendo i valori pittorici convenzionali e attirando a sé una miriade di associazioni e significati.

Kenny Scharf, MYTHOLOGEEZ, TOTAH, New York, 2024, foto dall’opening, ph. Francesca Magnani

Come spiega il gallerista, Scharf fa risalire i suoi draghi al loro significato ancestrale, dove, etimologicamente, la parola “serpente” si combina con “colui che vede”. Come navicelle fatte di di parole, questi dipinti commentano indirettamente gli aspetti sacri e di buon auspicio dei draghi.

Kenny Scharf, MYTHOLOGEEZ, TOTAH. New York, 2024, foto dall’opening, ph. Francesca Magnani

Quello che rende l’iconografia di Scharf così universale è il modo in cui fa un parallelo con aspetti familiari della cultura pop, senza riprodurli. Lungi dall’essere didascalici, i suoi dipinti parlano intrinsecamente di questioni riguardanti l’ecologia, la coscienza e l’essere. Le entità di Scharf, attaccate a visi che suggeriscono sentimenti umani, non sono né germi né cellule, propriamente dette e la loro avventura cosmica va oltre tutto ciò che può essere racchiuso dal sentimento umano. Usando le sue figure ultraterrene come veicoli, l’artista vola oltre i limiti della nostra cultura, rivelando un universo animistico assolutamente gioioso, che è piaciuto anche a Dior.

Kenny Scharf, MYTHOLOGEEZ, TOTAH, New York, 2024, foto dall’opening, ph. Francesca Magnani

Kenny Scharf (nato nel 1958 a Los Angeles, California) ha frequentato la School of Visual Arts di Manhattan e si è formato negli anni Ottanta a New York accanto ai contemporanei Keith Haring e Jean-Michel Basquiat.

Kenny Scharf, ph. Francesca Magnani
Kenny Scharf, ph. Francesca Magnani

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

A suo dire l’umanità si divideva in due grandi gruppi: i presepisti e gli alberisti

Sulle note di All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey o di Last Christmas, ma anche dell’intramontabile…

25 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Il Museo delle Civiltà di Roma ospita una mostra sulle tradizioni del Natale in tutte le regioni

Fino al 6 gennaio 2026, il percorso esplora tradizioni, abiti delle feste e presepi di tutta Italia. Inaugurata anche La…

24 Dicembre 2025 19:00
  • Arte contemporanea

Da Venezia a Leonforte. Salvo, la pittura e la geografia di un ritorno

A dieci anni dalla morte e a 50 dalla Biennale del ‘76, Leonforte celebra Salvo con una targa nel luogo…

24 Dicembre 2025 15:30
  • Arte contemporanea

Pietro Fachini da ArtNoble Gallery parla del folklore messicano con il disegno

Il vincitore del Premio Milano Drawing Week 2025 porta la sua ricerca messicana in dialogo con Renato Guttuso da ArtNoble…

24 Dicembre 2025 14:00
  • Mostre

Per Valerio Adami, il mito è il linguaggio del sacro: la mostra a Foligno

Al CIAC di Foligno un’ampia mostra celebra i 90 anni di Valerio Adami, mettendo in evidenza quella dimensione del sacro…

24 Dicembre 2025 13:30
  • Musei

Il Grand Egyptian Museum e il battito di Giza: un museo che genera futuro

Tra rampe, laboratori e un ecosistema culturale in metamorfosi, il Grand Egyptian Museum diventa il cuore pulsante di una nuova…

24 Dicembre 2025 12:32