I curatori dello Smithsonian Museum stanno raccogliendo tutti i manifesti e i poster dei rivoltosi che hanno occupato Capitol Hill e assalito il Campidoglio, il 6 gennaio 2021. Una data che rimarrà nella storia dell’America. Il museo, un ramo della Smithsonian Insitution, il più grande complesso culturale al mondo, da venerdì scorso ha iniziato il processo di acquisizioni e archiviazione dei cimeli più simbolici della protesta. In particolare, Frank Blazich, uno dei curatori del museo, si è recato al National Mall e a Capitol Hill, con l’intento di raccogliere alcuni oggetti della rivolta.
L’intento dello Smithsonian è, infatti, quello di conservare e mostrare alle generazioni future tutti i “reperti” per contestualizzare gli eventi dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, che hanno sconvolto gli Stati Uniti e il mondo. «Come istituzione ci impegniamo nella comprensione di come gli Americani cambiano», ha dichiarato la direttrice del museo, Anthea M. Harting. «Queste elezioni ci hanno offerto un grande esempio del dolore e delle possibilità coinvolte nel processo di riconoscimento del passato e della costruzione del futuro», ha continuato Harting.
Lonnie G. Bunch, il presidente dello Smithsonian Institution, invece, fa notare come queste proteste siano state un segnale dell’instabilità del sistema democratico americano: «Queste dimostrazioni ci danno un assaggio della fragilità della nostra democrazia e dell’importanza delle storie e del lavoro che raccontiamo».
Dopo gli eventi di Capitol Hill, non solo i curaotri dello Smithsonian si sono messi in moto per recuperarne i resti ma anche i custodi del Capitol Building. Proprio loro infatti, per raccogliere informazioni sull’accaduto, hanno ripulito la zona da reperti fondamentali per le investigazioni federali. La speranza dei curatori dello Smithsonian è quella di poter collaborare, in un futuro abbastanza vicino, con il curatore architettonico di Capitol Hill, le agenzie governative e gli uffici del Congresso. Così da poter acquisire anche gli oggetti abbadonati all’interno del Campidoglio.
Dei fatti del 6 gennaio 2021, noi abbiamo archiviato, invece, i meme: qui trovate la storia degli eventi, riletta e commentata dall’internet.
Anche gli oggetti del Black Lives Matter Movement e delle proteste collegate al movimento sono stati raccolti e verranno catalogati agli stessi fini. Nel passato, infatti, sono stati ritrovati e catalogati anche altri reperti relativi a eventi politici della storia americana. Tra gli altri oggetti, lo Smithsonian Museum conserva anche il Jefferson Banner, uno striscione risalente al 1800 che inneggia alla vittoria di Thomas Jefferson su John Adams nelle elezioni presidenziali del 1800. Si ritiene che lo striscione possa essere uno dei primi manufatti in tessuto superstiti recanti immagini di contenuto politico, realizzato nel momento in cui il potere passò dai federalisti ai repubblicani jeffersoniani.
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…