18 gennaio 2021

I cimeli dell’assalto al Campidoglio, nella collezione dello Smithsonian Museum

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Lo Smithsonian Museum sta collezionando gli oggetti più simbolici della rivolta di Capitol Hill e dell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio

I curatori dello Smithsonian Museum stanno raccogliendo tutti i manifesti e i poster dei rivoltosi che hanno occupato Capitol Hill e assalito il Campidoglio, il 6 gennaio 2021. Una data che rimarrà nella storia dell’America. Il museo, un ramo della Smithsonian Insitution, il più grande complesso culturale al mondo, da venerdì scorso ha iniziato il processo di acquisizioni e archiviazione dei cimeli più simbolici della protesta. In particolare, Frank Blazich, uno dei curatori del museo, si è recato al National Mall e a Capitol Hill, con l’intento di raccogliere alcuni oggetti della rivolta.

L’intento dello Smithsonian Museum

L’intento dello Smithsonian è, infatti, quello di conservare e mostrare alle generazioni future tutti i “reperti” per contestualizzare gli eventi dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, che hanno sconvolto gli Stati Uniti e il mondo. «Come istituzione ci impegniamo nella comprensione di come gli Americani cambiano», ha dichiarato la direttrice del museo, Anthea M. Harting. «Queste elezioni ci hanno offerto un grande esempio del dolore e delle possibilità coinvolte nel processo di riconoscimento del passato e della costruzione del futuro», ha continuato Harting.

Lo Smithsonian Museum a Washington, D.C.

La fragilità della democrazia

Lonnie G. Bunch, il presidente dello Smithsonian Institution, invece, fa notare come queste proteste siano state un segnale dell’instabilità del sistema democratico americano: «Queste dimostrazioni ci danno un assaggio della fragilità della nostra democrazia e dell’importanza delle storie e del lavoro che raccontiamo».

Dopo gli eventi di Capitol Hill, non solo i curaotri dello Smithsonian si sono messi in moto per recuperarne i resti ma anche i custodi del Capitol Building. Proprio loro infatti, per raccogliere informazioni sull’accaduto, hanno ripulito la zona da reperti fondamentali per le investigazioni federali. La speranza dei curatori dello Smithsonian è quella di poter collaborare, in un futuro abbastanza vicino, con il curatore architettonico di Capitol Hill, le agenzie governative e gli uffici del Congresso. Così da poter acquisire anche gli oggetti abbadonati all’interno del Campidoglio.

Dei fatti del 6 gennaio 2021, noi abbiamo archiviato, invece, i meme: qui trovate la storia degli eventi, riletta e commentata dall’internet.

Fra i reperti raccolti dallo Smithsonian, scritte, cartelli pronti per essere archiviati al National Museum of American History. Courtesy Frank Blazich

Gli oggetti del passato e del presente

Anche gli oggetti del Black Lives Matter Movement e delle proteste collegate al movimento sono stati raccolti e verranno catalogati agli stessi fini. Nel passato, infatti, sono stati ritrovati e catalogati anche altri reperti relativi a eventi politici della storia americana. Tra gli altri oggetti, lo Smithsonian Museum conserva anche il Jefferson Banner, uno striscione risalente al 1800 che inneggia alla vittoria di Thomas Jefferson su John Adams nelle elezioni presidenziali del 1800. Si ritiene che lo striscione possa essere uno dei primi manufatti in tessuto superstiti recanti immagini di contenuto politico, realizzato nel momento in cui il potere passò dai federalisti ai repubblicani jeffersoniani.

Il Jefferson Banner, un reperto preziosissimo della vittoria alle elezioni presidenziali americane di Thomas Jefferson nel 1800. Courtesy Smithsonian

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