A Milano, negli spazi della M77 Gallery inaugura oggi, 18 novembre, la personale di Grazia Varisco (1937, Milano), “Ospitare lo spazio”, a cura di Danilo Eccher.
Le opere in mostra vanno degli anni Settanta fino a lavori recenti: «L’esposizione si pone come una compenetrazione estetica atta a mettere in dialogo le opere con l’architettura e gli ambienti della galleria di via Mecenate, proponendo così una serrata indagine visiva e tridimensionale sul tema dello spazio e delle sue geometrie attraverso una selezione di sculture ed installazioni dell’artista milanese», ha spiegato la galleria.
Grazia Varisco, figura centrale dell’arte cinetica e programmata italiana sin dai suoi inizi nei primi anni Sessanta, ha così sintetizzato la propria ricerca: «Nella mia esperienza il ‘caso’ si insinua, come un groviglio confuso, tra probabilità e dubbio. Il ‘caso’ evita, tenta di schivare il ‘caos’ e sistemarsi nello spazio e nel tempo, ignorando la regola che esige precisione, regolarità, ortogonalità, ordine, sequenza cronologica. Il mio ‘Se…’, dubbioso, si annida nella piega della pagina che per ‘caso’ scompagina la regola che in tipografia e in legatoria ingabbia tutto nella normalità”», si legge nel comunicato stampa.
Il percorso espositivo si estende sui due piani della galleria. Al primo piano sono collocati tre lavori: Oh! (1996), «composta da due elementi circolari in ferro che scandiscono lo spazio della galleria giocando sulla tridimensionalità reale o illusoria», Extrapagina (1983) e Grande Dépliant (1983-84) di sei metri di lunghezza.
Al piano superiore si trovano i Quadri comunicanti 7+1 (2008), i Quadri comunicanti filo rosso (2008), i Quadri comunicanti Jar (2012) e i Comunicanti in Acciaio (2008), «opere che riflettono sulla dicotomia pieno/vuoto mettendo in dubbio l’esistenza di un ordine prestabilito e si allineano a creare un orizzonte che, seppur accennato, caratterizza lo spazio e lo sguardo».
Al centro della sala si trova Gnom-one, two, three (1984), «grande scultura composta da tre elementi metallici, che da forme quadrate bidimensionali tramite la loro piegatura si propongono come elementi che delineano e ospitano lo spazio senza occuparlo».
La mostra si chiude con Meridiana (1974), «opera da cui ha origine la scultura Gnom-one, two, three, in cui una porzione di perimetro rialzata crea un’ombra che si proietta sul piano in contrasto con le ombre disegnate dall’artista e quattro Spazi Potenziali (1973-76) in cui due telai metallici derivati dal perimetro delle opere stesse, appesi a una griglia di chiodi, creano il disequilibrio e rappresentano, in una sintesi estrema, un’idea di casualità programmata», ha spiegato la galleria.
Grazia Varisco
Ospitare lo spazio
A cura di Danilo Eccher
Dal 19 novembre 2019 al 29 febbraio 2019
M77 Gallery
Via Mecenate 77, Milano
Opening: 18 novembre 2019, alle 19.00
Orari: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
www.m77gallery.com, info@m77gallery.com
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