Margherita Celia Bertolotti, direttrice di Cirle Dynamic Luxury Magazine e agitatrice culturale, propone per la prima volta un progetto triennale di mostre di arte pubblica presso l’esclusivo Yacht Club di Porto Rotondo e nel borgo marino. Il ciclo di mostre si apre con “LIB(E)RI PER IL MARE” di Marco Nero Rotelli, le opere in presentazione oggi in conferenza stampa, con la partecipazione del Conte Luigi Donà delle Rose, Presidente Fondazione Donà delle Rose, del Commodoro Sandro Onofaro, Presidente del Consorzio Leonardo Salvemini, Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, Francesco Tocci, il Comandante di Fregata Marina Militare, Giansimone Masia, direttore Confindustria Centro Nord Sardegna, Nello Taietti, presidente Fondazione Luciana Matalon di Milano, e altre autorità, che insieme alla tenace ideatrice di una manifestazione volta a valorizzare il territorio e la cultura, puntano sul coinvolgimento di artisti di fama internazionale.
L’artista veneziano Marco Nero Rotelli (1955) con “LIB (E) RI PER IL MARE” ha realizzato quattro grandi libri in marmo di Carrara da 700 chilogrammi l’uno, di 2 metri di grandezza per un’altezza di 80 centimetri. Colossi posizionati a terra nei luoghi strategici della passeggiata pedonale lungo la marina. Da quest’anno, il borgo diventa dispositivo di riflessione e, in particolare, con le sculture di Rotelli, artista che affida alla poesia un messaggio universale, che va oltre la metafora del mare e del viaggio, in un “libro aperto” sulla bellezza e identità storica del luogo.
Lo ispirano i versi di Maria Grazia Deledda (1871-1936), scrittrice nata a Nuoro, unica donna italiana ad aver ricevuto il premio Nobel, nel 1926: «Siamo canne al vento e il vento è il nostro divenire, come siamo soggetti al vento, ad abbassarci fino a terra, ma abbiamo anche la forza di rialzarci». Parole scolpite su due libri posizionati in dialogo con il mare per farci riflettere sulla caducità della condizione umana e sulla incommensurabile forza della Natura che, all’improvviso, può cambiare il nostro destino. Altri due libri-sculture sono dedicati ai versi di Percy Bysshe Shelley (1792-1822), poeta romantico britannico, errabondo, annegato nel mare di Lerici in Italia, marito di Mary Shelley, autrice di “Frankenstein”. I suoi versi «I raggi della Luna baciano il mare…Mentre il vento respira leggero», incitano ad accogliere le variabili delle onde marine che non cambiano l’immensità del mare.
L’ultimo verso scolpito è del poeta Eugenio Montale (1896-1981), «Essere vasto è diverso e insieme fisso», tratto dalla poesia Mediterraneo, della raccolta “Ossi di Seppia”, una incitazione al sentirci fluidi, predisposti a repentini cambiamenti senza perdere la consapevolezza che, nel vagheggiare su questa terra, la poesia salverà il mondo. È una attitudine dello spirito, soggettiva, profonda e leggera, mentre i quattro marmi evocano i quattro punti cardinali (Sud, Est, Nord e Ovest) che nella loro solidità, di fronte al mare, ascoltano il vento, seguendo le onde che, metaforicamente, scrivono sui libri, simboli della memoria, l’essenza della bellezza del mondo.
Le opere saranno esposte fino a ottobre e per la cerimonia inaugurale, oltre a un sontuoso cocktail party in linea con il DNA sostenibile e lifestyle dell’evento, la musicista Eleonora Sale suonerà brani di musica classica all’arpa, note armoniose di serenità, da condividere con il pubblico dall’animo eletto e così tra arte, bellezza, brezza estiva, mare blu, cielo stellato e viaggio immaginato…«Chi vuol esser lieto sia, di doman non v’è certezza».
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