Andature III, Helene Appel ed Eva Marisaldi in dialogo al Museo Marini di Firenze

di - 6 Ottobre 2023

Due artiste a confronto, sull’esperienza del reale: prosegue con Helene Appel ed Eva Marisaldi il progetto Andature, curato da Marcella Cangioli e Antonella Nicola, che dal 2020 mette in dialogo la ricerca contemporanea con gli spazi del Museo Marino Marini di Firenze. La prima edizione nel 2021 aveva presentato una serie di nuove opere realizzate da Chiara Bettazzi e Daniela De Lorenzo che, partendo dall’inaspettato periodo di sospensione e frattura del ritmo della vita nel quotidiano dovuto alla pandemia, avevano innescato una riflessione su temi del tempo e della ciclicità, del caos e dell’entropia, dell’ordine e del disordine. La seconda edizione nel 2022 ha coinvolto Elisabetta di Maggio e Sophie Ko, in un dialogo tra poetiche e tematiche, tra arte antica e del presente.

Eva Marisaldi, Linee, still da video (still da video
H. Appel, Black Thread Stitches, 2013, acrilico su tela

Anche l’appuntamento del 2023 continua il format del confronto tra due artiste, Helene Appel e Eva Marisaldi, approfondendo l’area concettuale e metodologica dell’esperienza del quotidiano e del reale, ambiti indagati e rappresentati da un lato privilegiando la fedeltà, dall’altro sottolineando le sfumature poetiche. Le curatrici hanno inoltre scelto di ampliare il dialogo tra le due artiste, non solo evidenziando i loro linguaggi e i legami con la storia dell’arte – così come già nelle edizioni precedenti – ma tessendo anche una trama con le opere della collezione del Museo Marino Marini, andando a sottolineare quegli elementi ed aspetti materici scultorei e pittorici che hanno interessato Marino Marini, così come le artiste protagoniste di Andature III. Vengono quindi presentate opere pittoriche, scultoree, installazioni sonore, video e disegni in cui, procedendo per intuizioni, ispirazioni o riferimenti specifici, potremo riconoscere il passo dell’artista, il suo tempo, il suo sguardo, il suo inarrestabile processo creativo.

Eva Marisaldi, Perseverance, 2019
H. Appel, Gully, 2022, acrilico su lino e tessuto, ph.C. Favero

Sulle regole che orientano i nostri comportamenti, tanto sociali che individuali, è incentrata la ricerca di Eva Marisaldi. Nata a Bologna nel 1966, dove vive e lavora, nelle sue opere ibrida diversi linguaggi, dal disegno alla fotografia, dalla scultura alla performance e all’arte cinetica, dal video alle installazioni sonore (realizzate in collaborazione con Enrico Serotti). Partendo dalle opere di Marino Marini, Eva Marisaldi ha proposto una riflessione sulla scultura scegliendo, nell’immensa produzione del maestro, alcune piccole figure di acrobati e cavalieri che diventano il motivo intorno al quale l’artista bolognese ha realizzato, appositamente per questa occasione, alcuni nuovi disegni, Danza, due nuove sculture, Studio#1 e Studio #2, e un’incisione su vetro, Lezioni.

Eva Marisaldi, Tic Clap, 2021 (still da video)
H. Appel, Cutting Board (Chopped Fennel), 2023, olio e acquerello su lino, ph. C. Favero

Nata nel 1976 a Karlsruhe, Germania, Helene Appel attualmente vive a Berlino. I temi che ricorrono nei suoi dipinti sono presi dalla quotidianità, naturale e domestica, come ritraendo le piccole cose che sono sotto il suo sguardo con perfezione tale da sembrare più reali del reale, come veri trompe-l’oeil, con una suggestione misteriosa. Ciottoli e tombini incontrati lungo il cammino, rami, terra o sabbia, alimenti e oggetti da cucina, un sedano tagliato su un piano, una grande tenda, estrapolati dal contesto, sotto la lente di ingrandimento della rappresentazione, sembrano perdere la loro dimensione narrativa per assurgere allo status di icone senza tempo.

Eva Marisaldi, Vegetare, 1994-2023
H. Appel, Tape, 2021, olio e acquerello su lino, ph. C. Favero

«Come spesso accade, l’artista, quale instancabile ricercatore, avventuriero e rabdomante, si inoltra in quei luoghi e ambiti che acquisiscono rilevanza solo dopo essere stati contemplati, vissuti, amati da uno sguardo poetico. E lì, in quei luoghi della contemplazione, scopre infinite sfaccettature e altrettante possibili andature, aprendo così alla collettività grandi capitali di esperienza e conoscenza», spiegano dall’organizzazione. «È un po’ questo ciò che, epoca dopo epoca, continuiamo a chiedere all’arte: di poterci continuare a meravigliare e colmare, di poterci offrire chiavi di lettura inedite e sofisticate per poter partecipare, sempre più profondamente, al mistero della vita stessa. Partendo da dati reali, concreti o astratti, Eva Marisaldi e Helene Appel, attraverso il loro immaginario poetico, rivolgono lo sguardo al “qui ed ora” per tentare, attraverso quello che si mostra palesemente ai nostri occhi, di giungere altrove, a uno svelamento, a quel qualcosa che sfugge, che non cogliamo, che non è riconosciuto, per aprire a possibili altri significati e trasformazioni, in un mondo immerso di parole e immagini dove sempre di più linguaggio e gesti si perdono in un flusso infinito di informazioni».

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