«The dreams in which I’m dying are the best I’ve ever had», cantava Curt Smith, malinconicamente affacciato a una finestra. E se quello dei primi anni ’80, dei Tears for Fears e dei mullet, era un Mad World, quello di oggi It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World. E arrivati a questo punto di questo grande sogno, vediamo che succede, magari con lo sguardo di occhi particolarmente attenti.
It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World è il nuovo progetto di exibart e Milano Art Guide che guarda al mondo dell’immagine contemporanea e un po’ oltre, per esplorare la fotografia degli Anni Venti del Duemila, iniziati con i fuochi d’artificio a dir poco. Attraverso il personale punto di vista di alcuni tra gli autori più interessanti, costruiremo un grande atlante fotografico per cercare di interpretare cosa significa fotografare negli anni 2020. Dal 15 dicembre e per ogni settimana, il martedì e il venerdì, due autori si racconteranno attraverso le stories instagram di exibart e Milano Art Guide. Non vi resta che alzare il volume di It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World e aprire bene gli occhi.
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…