Archivio storico Fondazione Banco di Napoli PH. Simona Turnone
Preziose memorie, che attraversano cinque secoli di storia economica e sociale del Mezzogiorno, raccontate in maniera coinvolgente e avvincente: con Archive Stories, un nuovo podcast in 12 episodi, i documenti conservati nell’Archivio Storico del Banco di Napoli si aprono a nuove forme di narrazione. Il podcast debutterà il 20 gennaio con le prime tre puntate disponibili sulle principali piattaforme di streaming, con nuove uscite settimanali fino al 24 marzo.
Il progetto, frutto della collaborazione tra il Gruppo Panini Cultura e l’agenzia di stampa ANSA, si distingue per la partecipazione di figure di spicco, tra cui lo scrittore Maurizio De Giovanni, che introduce il primo episodio con un’intensa panoramica sull’Archivio Storico e presta la sua voce al racconto del Gigante di Palazzo Reale, la colossale statua che per secoli ha vegliato sul Palazzo Reale di Napoli, divenendo simbolo e voce del popolo. Le musiche originali di Rossano Gentili, fondatore dei Dirotta su Cuba, arricchiscono ogni episodio con un sound design che amplifica l’esperienza d’ascolto.
«Abbiamo abbracciato il progetto perché si basa su un’attenta ricerca archivistica, trasformando antichi documenti in racconti digitali avvincenti e accessibili», ha dichiarato Orazio Abbamonte, Presidente della Fondazione Banco di Napoli.
Ogni puntata, curata nella scrittura da Nunzia Sarnelli e interpretata dagli attori Debora Sacco e Michele Buonocore, affronta temi diversi, aprendo uno sguardo nuovo su storie mai raccontate. Le ricerche archivistiche, condotte da Benedetta Castronuovo, garantiscono un’accurata ricostruzione, mentre i documenti utilizzati sono stati digitalizzati e messi a disposizione sulla pagina ufficiale del progetto per ulteriori approfondimenti.
Tra queste vicende, emerge quella di Donna Carmelina Bandina che, nel 1502, con una generosa donazione al Banco dell’Annunziata, diede origine a una tradizione di filantropia che segnò la nascita dei banchi pubblici napoletani, lasciando un’impronta indelebile nella storia e nel cuore della città. In un episodio vengono poi raccontati gli aspetti meno conosciuti e quotidiani di Giacinto Gigante,attraverso gli occhi di Luigi Sommella, un muratore che nel 1851, come attestano i documenti custoditi nell’Archivio Storico del Banco di Napoli, lavorò a casa del grande artista che rivoluzionò l’arte napoletana e italiana con la sua pittura all’aria aperta.
Un’altra storia è quella delle prime impiegate del Banco di Napoli, le “signorine” che, negli anni ’20, sfidarono i pregiudizi di un mondo costruito per gli uomini: attraverso le notizie riportate nei Verbali del Consiglio di Amministrazione, emergono le loro battaglie per ottenere un diritto basilare, sposarsi senza perdere il lavoro.
Lucia Panini, fondatrice del Gruppo Panini Cultura, ha evidenziato come il progetto rappresenti «Un esempio concreto di trasformazione digitale e innovazione culturale, capace di avvicinare il pubblico a un patrimonio solitamente destinato agli specialisti». Inoltre, tutti gli episodi sono stati tradotti nella Lingua dei Segni Italiana LIS grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, rendendo il progetto accessibile a un pubblico più ampio.
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