Carlo Michelstaedter, Autoritratto, 1908, acquerello e lapis, 9 x 8 cm; Gorizia, Biblioteca Statale Isontina
Ultimi giorni per visitare la mostra Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità, che per un mese ha abitato le sale di Palazzo Morando, a Milano. Un’iniziativa promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale Cultura e curata da Lorenzo Michelli, concepita come un preludio all’anno di Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025.
A scandire questo percorso espositivo, sono opere che raccontano un secolo di creatività nata o passata per il confine orientale, da Afro Basaldella a Giuseppe Zigaina, da Armando Pizzinato a Zoran Mušič, da Leonor Fini a Miela Reina. Un territorio plurale, di frontiera culturale, che ha restituito all’arte italiana una voce europea. L’avanguardia futurista vive nei vortici dinamici di Prima che si apra il paracadute (1939) di Tullio Crali, mentre l’eco del Déco rimbalza tra i bozzetti di Luigi Spazzapan – di cui ricorre il centenario della medaglia d’argento per il grande arazzo Pittura murale – e l’opera di Marcello Mascherini L’estate del ’36, in dialogo diretto con l’attuale mostra Art Déco. Il trionfo della modernità in corso a Palazzo Reale. Accanto a questi nomi storici, anche le trame tessute da Luigi Spacal e Bogdan Grom, la visionarietà di Francesca Piovesan e Giulia Iacolutti, le ricerche di Marina Ferretti, Anna Pontel, Banafsheh Rahmani, in un continuum che fonde arte moderna e pratiche contemporanee.
A concludere questo viaggio, domenica, 15 giugno, alle ore 12, si terrà un evento speciale dedicato alla figura di Carlo Michelstaedter, il giovane filosofo goriziano morto suicida a 23 anni nel 1910, la cui opera fulminante, caratterizzata da una visione lucida e poetica dell’esistenza, hanno continuato a interrogare generazioni di lettori e pensatori. Al centro dell’appuntamento, l’autoritratto dell’intellettuale custodito dalla Biblioteca Statale Isontina e una selezione dei suoi scritti ma anche la presentazione in anteprima del docufilm Nel tuo occhio, ideato e diretto da Massimiliano Finazzer Flory, in dialogo con il musicologo Quirino Principe.
Prodotto con RAI Cinema e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il film debutterà il 24 luglio a Gorizia, durante il Premio Amidei, e ricostruisce la parabola esistenziale e intellettuale di Michelstaedter come una sorta di “cold case” mitteleuropeo, interrogando la radicalità del suo pensiero e il silenzio della sua fine.
«Carlo Michelstaedter e il suo occhio “scientifico” ci offrono uno sguardo sulla vita e sulla morte», spiega Finazzer Flory. «Con gli occhi al cielo Michelstaedter sembra il fiume che, finendo nel mare, si perde come un peso ostaggio della gravità. Sa che cadrà, e tuttavia non rinuncia alla verità. Un’indagine riaperta sul suo suicidio in questo docufilm mette la parola ultima al suo silenzio. Nel tuo occhio è un docufilm per chi ha voglia camminando solitario di ritrovare una cometa che passa ogni tanto senza avere paura della notte. Una storia europea con il grande e giovane filosofo con cui fare ancora i conti, l’epoca di un mare dove l’onda non arriva. “Perché voi vivete perché siete nati ma dovete rinascere per voi stessi per vivere”».
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