Milano Re-Mapped Summer Festival: arte e inclusione all’HangarBicocca

di - 9 Luglio 2024

Performance, coreografie, opere collettive, reading, proiezioni, concerti live e DJ set, per la terza edizione di Milano Re-Mapped Summer Festival, la manifestazione che, il 10 e l’11 luglio 2024, animerà gli spazi esterni di Pirelli HangarBicocca. Promosso da Pirelli HangarBicocca e dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca con il sostegno di Fondazione Cariplo, Re-Mapped Summer Festival sarà curato quest’anno da DOPO? e Milano Mediterranea, centri culturali e artistici attivi sul territorio.

Selezionate da Pirelli HangarBicocca per la capacità di coltivare un dialogo costante con le comunità di riferimento, le due realtà sono state invitate a indagare le tematiche dell’inclusione, della partecipazione e della riflessione collettiva sul presente, con uno sguardo originale e multidisciplinare.

Milano Re-Mapped Summer Festival

Nato nel 2022 per valorizzare il circuito dell’arte indipendente milanese, convogliandone le energie verso le istituzioni museali urbane, il progetto è curato da Giovanna Amadasi, Responsabile del Public Program di Pirelli HangarBicocca, e Marianna D’Ovidio, professoressa associata di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano Bicocca.

Nel corso delle precedenti edizioni, Milano Re-Mapped Summer Festival ha visto la partecipazione di Archive, SPRINT – Independent Publishers and Artists’ Books Salon e Standards (11-12 luglio 2022); ZONA K, spazioSERRA e Fritto FM (12-13 luglio 2023).

DOPO? The Beauty of Publishing Ph. Sara El Beshbichi

DOPO? e Milano Mediterranea

DOPO? nasce da un’idea di Bianca Felicori/Forgotten Architecture, Carlotta Franco, Fosbury Architecture, Gabriele Leo, Grazia Mappa, Parasite 2.0 e Salvatore Peluso. Spazio culturale e di lavoro condiviso e ibrido, DOPO? si è stabilito nel quartiere Corvetto di Milano nel 2022.

«DOPO? è il tentativo di rilettura e reinterpretazione critica e contemporanea del concetto di “dopolavoro”: è archivio, biblioteca, spazio espositivo, laboratorio, luogo di ricerca e luogo di lavoro. Il lavoro creativo con le sue implicazioni sociali, economiche e culturali è al centro dei suoi progetti», spiegano. «DOPO? dà una forma e una cornice a un obbiettivo: alimentare un discorso critico in architettura attraverso l’unione di intenti. Lo spazio è una “scatola fluida” in grado di generare nuovi flussi, reti di connessioni, dibattiti culturali».

Milano Mediterranea è il progetto curatoriale del collettivo italo-tunisino CORPS CITOYEN e si definisce come un centro d’arte partecipata decoloniale che lavora nel quartiere del Giambellino a Milano. Il suo scopo è dare voce a una generazione artistica figlia delle diaspore che hanno segnato lo spazio mediterraneo – e globale – che di questo percorso di ricerca identitaria ha fatto una postura politica e artistica.

«In quattro anni di lavoro in città, Milano Mediterranea ha supportato questa generazione attraverso residenze artistiche e percorsi e pratiche partecipative, in stretta relazione con il quartiere, e un festival biennale, Twiza, dove far convergere e incontrare una comunità artistica radicata a Milano con una più ampia e internazionale, creando sinergie, collisioni e ibridazioni alla ricerca di nuove geografie culturali, linguistiche, politiche».

Milano Re-Mapped Summer Festival: il programma

Il programma ideato da DOPO? e Milano Mediterranea si articola nel corso di due serate dalle ore 19:30 alle ore 00:30 negli spazi esterni di Pirelli HangarBicocca.

Mercoledì, 10 luglio, il festival inaugura con il palinsesto realizzato da DOPO?, incentrato sull’espressione del senso di instabilità strutturale insito nella società a partire dal ruolo del lavoro. L’inquietudine legata al futuro, il dolore e la cura, l’accettazione e l’adattamento sono al centro del programma pensato per la terza edizione di MILANO RE-MAPPED SUMMER FESTIVAL.

Apre la serata la performance Calcinacci di Claudio Larena, dove i movimenti ripetitivi di un operaio intento nella costruzione di un muro divengono metafora di una continua costruzione identitaria. Il collettivo Murmur condivide con il pubblico, in due reading e una proiezione video, il risultato di un lavoro collettivo e le parole dei poeti Ben Fama, Kyle Dacuyan, Allison Grimaldi Donahue e Beatrice Zito. Camilla Montesi con l’assolo di danza contemporanea Caronte entra nell’immaginario dell’inferno per approfondire il tema della paura, mentre la coreografia visiva e sonora Mourn Baby Mourn di Katerina Andreou impiega l’atto del lamento per trasmettere un senso di dolore personale e collettivo.


Camilla Montesi, Caronte Ph. Domenico D’Alessandro

Chiude il programma il DJ set del collettivo Slipmode con la partecipazione di Silv-o & ninafterdark, che fonde frammenti di canti e poesie tradizionali somale con edit nostalgici e suoni ambientali, arricchite da musicalitĂ  ambient e influenze club.

La serata di giovedì, 11 luglio, sarà curata da Milano Mediterranea e parte dal concetto di “strano cammino” del pensatore Bayo Akomolafe per unire le pratiche di una selezione di artiste della scena underground milanese con artisti provenienti dal Libano alla Tunisia, focalizzandosi in particolare sulla produzione culturale legata alla diaspora.

Il programma esordisce con This is not the End. It’s the beginning of new life. Never Forget Never Forgive, il laboratorio di creazione collettiva a base di cucito proposto da Soukaina Abrour e dal collettivo Serpica Naro che prosegue per tutta la serata. Seifeddine Manai propone la performance di danza fisica e teatrale M.A.K.T.O.U.B, mentre a Ismael Condoii e Noura Tafeche è affidato l’intervento narrativo e sonoro Mijwiz-Siku-Siku-Mijwiz, che rievoca la dimensione collettiva dell’indigenismo attraverso suoni, aneddoti ed estratti di testi.

Soukaina Abrour Credits Slipmode

Si prosegue con la performance di danza partecipativa Eternal di Bassam Abou Diab, focalizzata sul valore del corpo e dei suoi gesti come cellule ribelli all’interno di un sistema politico radicale. Conclude la serata il live set di Ghoula, che miscela campioni di vinile del Maghreb con suoni tratti dal mondo dell’hip hop e della musica elettronica.

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