MUSEION. FUORI DALLA CRISI

di - 17 Febbraio 2011
Superati i due anni di "reggenza”.
Iniziamo a fare qualche bilancio...

Sono alla guida di Museion da novembre 2008. Mi sono
trovata in una situazione complessa: si trattava di gestire e programmare
l’attività di Museion in un contesto di budget ridotto all’osso e con
un’attenzione pubblica ancora concentrata sulle discussioni intorno alla "rana”
di Martin Kippenberger. Tra gli obiettivi c’era la programmazione per il 2009,
da impostare con urgenza. Bisogna dire grazie al team di Museion, che non si è
mai tirato indietro. Per me era importante che l’attività espositiva rimanesse
ancorata alla missione museale dell’istituzione: le mostre allestite sono state
in dialogo con la collezione. Ci tengo a ringraziare gli artisti che hanno
sostenuto Museion accettando di lavorare in condizioni non sempre facili. È stato
fondamentale il contributo di numerosi artisti altoatesini, che hanno prodotto
opere nuove per la mostra della collezione New
entries!
nel 2009 e quella di Monica Bonvicini, un’amica e vera
professionista, che ha realizzato una mostra straordinaria e di grande impatto
con scarsi mezzi a disposizione.

E per il 2010, com’è andata?

La collezione è stata uno dei temi cardine anche del
programma espositivo 2010 e in questo senso è stato indispensabile il supporto
di Enea Righi, che ha scelto di lasciare in deposito a Museion parte della sua
collezione. Senza il suo sostegno non sarebbe stato possibile realizzare la
mostra Che cosa sono le nuvole?; lo
splendido catalogo è stato poi interamente finanziato da lui.

Com’è stata governata la fase di
risanamento?

Attraverso una rigorosa strategia di risparmi soprattutto
nella programmazione delle mostre e con un’oculata gestione, che ci ha permesso
di chiudere con un bilancio in pareggio già dal 2009. Questo grazie anche
all’ottima collaborazione con la direttrice amministrativa Margit Oberrauch. Oltre
al contributo della Provincia Autonoma di Bolzano, è stato indispensabile in
questo periodo il supporto degli sponsor privati come la Fondazione Cassa di
Risparmio di Bolzano e i Museion Partner, tra cui figurano molte imprese
altoatesine. E poi, come molti altri musei, abbiamo aperto agli affitti i
nostri spazi, nel rispetto delle esigenze museali.

Consiglio e presidenza si sono
sciolti nella prima metà di quest'anno. Come sono i rapporti con la neo-presidente
Marion Piffer Damiani?

I rapporti sono buoni; quest’anno il consiglio ha
lavorato intensamente ai piani e alle linee di sviluppo future. Sono stata
incaricata della programmazione per il 2011, anche se a breve uscirà il bando
per la nuova direzione.

Il museo è un vero gioiellino,
nel suo genere un unicum a livello nazionale, che ha mixato qualità architettonica,
riqualificazione urbana, inserimento nella città (in effetti manca solo un bel
parcheggio interrato, peccato!). Come ha reagito la città?

Il riscontro sulle presenze è ottimo in occasione degli
eventi: penso alla notte dei Musei in novembre, che ha visto coinvolto un
pubblico locale di 4mila visitatori, cifra registrata anche in occasione del compleanno
di Museion nel 2009. I programmi di mediazione per i più giovani registrano
sempre il tutto esaurito, penso al Summer
Lab
e alle settimane dell’arte. Museion organizza ed è location di diversi
eventi di richiamo. Il Cafè Museion, segnalato dalla guida del Gambero Rosso
come meta da non perdere, è diventato un punto di riferimento fisso per molti
bolzanini ed è sede di aperitivi musicali e serate culinarie. Grazie al Piccolo Museion - Cubo di Alberto
Garutti siamo fortemente presenti in una zona della città periferica. Certo
abbiamo ancora molto lavoro da fare per ampliare e consolidare un pubblico di
habitué orgogliosi di Museion, obiettivo raggiunto perfettamente dai colleghi
del vicino Mart.

In questo senso come procedono e
come avete investito sui programmi didattici?

Oltre ai percorsi per le scuole e per i più giovani,
quest’anno abbiamo avviato per il pubblico adulto un progetto pilota sulla
collezione Enea Righi, i "dialoghi sull’arte”. Considerato il successo
dell’operazione, proseguiremo con quest’offerta anche per l’anno prossimo.
Ricordo poi che, per assecondare l’architettura dell’edificio, che vede il
piano terra di Museion come una "piazza coperta”, abbiamo reso il foyer
accessibile gratuitamente.


Dopo i 36mila visitatori del
2009, a quanto si chiuderà l'annata 2010?

Al momento abbiamo già superato ampiamente l’obiettivo
dei 30mila visitatori che ci eravamo prefissati. Contiamo di rimanere nella
cifra del 2009.

E ora, il 2011 al Museion.

Per le mostre, nel 2011 continuerò a puntare sulle figure
femminili e sul voler avvicinare il pubblico al linguaggio della scultura in
senso ampio. Dopo le esposizioni su Monica Bonvicini, Micol Assael e Isa Genzken,
il 2011 Museion ospiterà importanti personali di Valie Export e Teresa
Margolles. La mostra a cui tengo particolarmente, frutto di una lunga
preparazione, è la prima personale in un museo italiano di Carl Andre, che inauguriamo
il 16 settembre. L’esposizione nasce in collaborazione con il Museum Kurhaus
Kleve e presenterà al vasto pubblico un excursus attraverso l’opera di questo
grande artista del Minimalismo americano. È importante anche la collaborazione
con i giovani curatori: quest’anno ho affidato a Minhea Mircan, già curatore
del Padiglione Rumeno alla Biennale di Venezia 2007 e appena nominato direttore
dell’interessante spazio Extra City ad Anversa, una collettiva che si svolgerà
in estate.

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Museion

a cura di m. t.

*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 70. Te l’eri perso? Abbonati!


Museion

Via Dante, 6 – 39100 Bolzano

Info: tel. +39 0471312448; fax +39
0471223412; info@museion.it; www.museion.it

[exibart]

Visualizza commenti

  • complimenti ad una gestione tutt'altro che facile, che dimostra ancora una volta la grande professionalità di Letizia Ragaglia

    Andrea

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