The British School at Rome presenta il lavoro degli artisti in residenza

di - 24 Giugno 2023

La scorsa settimana la British School at Rome ha presentato i Summer Open Studios 2023, un evento di due giorni dedicato alle visite agli studi degli artisti in residenza. Gli artisti residenti hanno condiviso i risultati delle proprie ricerche con il pubblico e si sono resi disponibili a rispondere a tutte le curiositĂ  di questo. Erano presenti Maeve Brennan (Sainsbury Scholar), Olivia Daigneault DeschĂŞnes (Quebec Resident), Hardeep Dhindsa (Leverhulme Study Abroad Scholarship), Holly Graham (Sainsbury Scholar), Sam Matthewman (Helpmann Academy Resident), Selma Parlour (Abbey Fellow in Painting), Laura White (Ampersand Fellow 2022-23).

Summer Open Studios 2023 è stata un’ottima occasione per mettere in luce alcuni aspetti della ricerca che sta alla base del lavoro degli artisti, tra cui la riflessione sulla città di Roma e il suo legame con l’alimentazione; l’urgenza di nuove forme di occupazione e riappropriazione dello spazio pubblico; l’uso del colore come critica al mito della bianchezza nella scultura classica; la creatività come strumento di elaborazione di traumi personali o collettivi; le storie riparative; l’accessibilità della performance acrobatica nel sistema dell’arte visiva.

L’evento ha costituito un nuovo modo di vivere la ricerca e desidera fornire al pubblico una visione a tutto tondo degli artisti, per scoprire non solo le loro opere ma anche il processo creativo che ha portato alla nascita di esse e a comprendere come un nuovo contesto, fatto di incontri e la rete con la comunità artistica locale, possa dare origine a sempre nuove sperimentazioni.

Scopriamo le ricerche dei residenti di questa edizione.

An Excavation, Maeve Brennan


Maeve Brennan (Sainsbury Scholar)

La poetica artistica di Maeve Brennan riflette su forme e storie riparatrici, ha partecipato alla British School at Rome con una ricerca della durata di sei mesi. L’artista ha lavorato principalmente con l’immagine in movimento, l’installazione, la scultura e la stampa. L’indagine di Brennan si impegna costantemente a lavorare lentamente con le persone e i luoghi, consentendo la formazione di narrazioni complesse che tengano conto della natura densa e intricata dei soggetti scelti. Il lavoro dell’artista è spesso legato a discipline come la geologia, l’architettura e soprattutto, l’archeologia. L’artista ha trascorso diversi anni in Medio Oriente tra Libano e Israele/Palestina, in questo periodo il patrimonio culturale, la sua circolazione, la sua distruzione e la sua conservazione, sono diventati oggetto di particolare attenzione nel suo lavoro.

Street signs, stickers, graffities and others, Olivia Daigneault DeschĂŞnes

Olivia Daigenault DeschĂŞnes (Quebec Fellow)

La ricerca di Olivia Daigenault Deschênes ha alla base la pratica interdisciplinare del design e l’intersezione tra arte, architettura e pensiero critico. Appassionata di studi di genere e teorie femministe, l’artista indaga o molteplici modi di fare femminismo in architettura e design. Nella sua pratica, esplora i metodi di progettazione architettonica come potenziali strumenti per l’attivismo e la conoscenza femminista critica. Il suo progetto a Roma è intitolato Le pisseur et la flâneuse e si è articolato nell’arco di tre mesi. Il progetto esamina come le forze patriarcali entrino in gioco in diversi spazi pubblici di Roma e fa uso di strumenti di progettazione architettonica per esplorare il design critico femminista.

Hardeep Dhindsa, (Leverhulme Study Abroad Scholarship)

Hardeep Dhindsa è un illustratore digitale che usa il colore per criticare il mito della bianchezza nella scultura classica. Realizzando figure luminose e sature, mette in dubbio la veridicità delle proprie rappresentazioni e, così facendo, evidenzia la falsità della scultura bianca. Il modo in cui vediamo le sculture di Hardeep, come qualcosa di avulso dalla realtà, corrisponde dunque al modo in cui gli antichi percepivano le sculture di marmo bianco nei musei. Il suo lavoro, svoltosi nell’arco di nove mesi, è realizzato in concomitanza con il suo attuale progetto di dottorato, in cui offre una nuova lettura del Grand Tour settecentesco come rappresentazione della bianchezza imperiale. Hardeep ha prodotto lavori per musei, società accademiche guidate da BIPOC, università e teatri, che si oppongono all’idea prevalente che il corpo bianco definisca la cultura classica.

Antoninus Pius, Hardeep Dhindsa

Holly Graham (Sainsbury Scholar)

Le opere di Holly Graham esplorano le strutture narrative mutevoli, derivanti da una riflessione sulla malleabilità della memoria e sulla natura soggettiva dell’esperienza collettiva. A questo si lega l’interesse per il rapporto tra immagine, testo e linguaggio orale come meccanismi di registrazione. Ciò ha stimolato la discussione di questioni formali all’interno del suo lavoro, che riguardano il modo in cui la frammentazione, il riposizionamento e la cancellazione dei contenuti alterano e astraggono per creare letture multiple, imitando i processi della memoria.

Artist’s studio, Holly Graham

Samuel Matthewman (Helpmann Academy Fellow)

Sam Matthewman è un artista di stanza in Australia il cui lavoro esplora l’intersezione tra arte e performance. Il suo lavoro riflette l’interesse nell’esplorare la relazione tra corpo e materiali, in particolare nel contesto della performance dal vivo. Sono noti per la creazione di installazioni immersive che invitano gli spettatori a interagire con le opere d’arte in modo tattile e interattivo. Le loro performance spesso incorporano elementi di circo e teatro fisico, utilizzando la formazione dell’artista in acrobazie e clownerie per creare movimenti dinamici ed espressivi.

Selma Parlour (Abbey Fellow in Painting)

Selma Parlour è un artista che lavora prevalentemente con la pittura ad olio. Accanto alle sue bande di colore delicatamente sfumate e alle linee sottili come una matita ma in realtà dipinte ad olio, il colore si manifesta come un velo che imita la qualità retroilluminata dello schermo e assicura che ogni decisione sia evidente. L’artista londinese è nota per le sue unità di colore luminoso, lo spazio diagrammatico, l’illusione codificata, le superfici tattili e le sue installazioni-dipinti di fotografie e pitture astratte.

Laura White (Ampersand Fellow 2022-23)

Laura White adotta una pratica artistica basata sull’interazione con i materiali, esplorati attraverso processi manuali e pratici. L’artista ha un interesse particolare per la produzione gastronomica romana, in special modo per i processi artigianali, come il processo di lavorazione dell’impasto di pasta e pizza, e per la salatura di carni e pesci. L’approccio viscerale e tattile della White verso Roma e la sua tradizione culinaria è esplorato nello studio attraverso la realizzazione di una pasta da tavola e di una pasta da pavimento e di oggetti/sculture di pasta. White racconta e pubblica tutto ciò che riguarda il suo lavoro con la materia sul suo sito web Tenderfoot, in cui una sezione è dedicata ai suoi incontri a Roma.

Condividi
Tag: Hardeep Dhindsa Holly Graham Laura White Maeve Brennan Olivia Daigneault DeschĂŞnes residenze d'artista roma Sam Matthewman Selma Parlour

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Wallace Chan, la strada della trascendenza: la mostra a Venezia

In occasione della mostra alla Chiesa di Santa Maria della PietĂ  di Venezia, Wallace Chan ci parla del suo progetto…

20 Maggio 2024 15:30
  • AttualitĂ 

Addio al gallerista Giorgio Marconi, una vita nell’arte contemporanea

Gallerista ma anche promotore e appassionato sostenitore degli artisti che ha rappresentato nel corso della sua vita, Giorgio Marconi si…

20 Maggio 2024 14:41
  • Progetti e iniziative

Accademie in dialogo, per celebrare l’arte incisoria: la mostra a Sassari

Le Accademie di Belle Arti di Sassari, Venezia e Napoli si uniscono per celebrare l’arte incisoria e diffonderne la conoscenza:…

20 Maggio 2024 14:10
  • Mercato

Phillips, è Basquiat la superstar della vendita di New York

$ 46,5 milioni per "Untitled (ELMAR)" di Basquiat, buoni risultati anche per Donald Judd ed Helen Frankenthaler. Totale dell'asta: $…

20 Maggio 2024 13:36
  • Bandi e concorsi

Tempi di guerra: la nuova call for artists di Cheap è un manifesto

Cheap Festival lancia una nuova call for artists per il suo progetto di affissione pubblica a Bologna: il tema è…

20 Maggio 2024 12:10
  • Arte antica

Diego Velázquez, ospite illustre e grandioso: la mostra alle Gallerie d’Italia a Napoli

Alle Gallerie d’Italia di Napoli, in mostra i capolavori di Diego Velázquez dalla National Gallery di Londra, in dialogo con…

20 Maggio 2024 11:10