Da Bologna a Tropea, è un lungo viaggio, quello che stanno percorrendo le poltrone di Andrea Bianconi, a partire dal suo studio, circa sette anni fa. Alla ricerca di unâidea per un progetto che tardava ad arrivare, ritrovandosi di fronte alla poltrona su cui è solito sedere, Bianconi, spinto dallâistinto creativo e immaginativo, trascrisse su quella stessa seduta, con del colore bianco, la frase âsit down to have an ideaâ, creando inconsapevolmente una parola magica e, quasi, un talismano beneaugurante che, come tutto ciò che è incantevole, ha bisogno di essere condiviso.
Lâarte stessa conserva in sĂŠ il seme della condivisione e dellâaggregazione, raggiungendo il suo compimento nella relazione e nel confronto con lo spettatore e con il luogo che si propone di accoglierla. Andrea Bianconi, nellâesortare sĂŠ stesso, ha compreso che anche altre persone avrebbero avuto bisogno, allo stesso modo, di allontanarsi dalla frenesia delle loro vite, fermarsi e avere il tempo e lo spazio per ritrovarsi.
Se è vero che viviamo in unâepoca di eterna rincorsa alle idee, Bianconi, consapevole del fatto che le idee sono universali, ha voluto contribuire al raggiungimento di nuove realtĂ e consapevolezze, al motto di âuna poltrona per tutti unâidea per tuttiâ. Portando la poltrona al di fuori dello spazio chiuso, non solo si valorizzano e si reinterpretano i luoghi che la ospitano e che vi entrano in relazione ma, allo stesso tempo, lâuomo ritrova anche un suo mondo, entrando in contatto con se stesso e, soprattutto, con lâambiente circostante.
Il viaggio di Bianconi con Sit down to have an idea è iniziato allâinterno di un agglomerato urbano, precisamente a Bologna, durante il periodo di Arte Fiera: diverse poltrone sono state posizionate in luoghi della cittĂ che solitamente vengono attraversati nella frenesia di tutti i giorni, invitando quindi a fermarsi e a riflettere. La seconda tappa è stata il teatro, sottolineando lâimportanza e la centralitĂ della cultura e accennando allâidea che, in fondo, anche la vita è un poâ teatro.
Dopo che la pandemia ci ha travolti, lâunica forma di libertĂ rimasta allâartista era lâimmaginazione e la consapevolezza che lâarte debba fuoriuscire dagli spazi chiusi e contaminare i luoghi. CosĂŹ, la poltrona è stata portata sulla Cima Carega, un gesto metaforico che compara la difficoltĂ nel raggiungere la vetta allo sforzo nel realizzare unâidea. Ma arrivare in cima, cosĂŹ come conquistare unâidea, ci regala una sensazione di libertĂ . Ed è cosĂŹ che la poltrona, dopo aver raggiunto la vetta di una montagna, ha conquistato lâorizzonte a cui solo il mare è in grado di rendere giustizia.
Tropea è una cittĂ magica e Andrea Bianconi ha percepito e colto il suo incanto: un luogo che è in grado di trasferire lo sguardo altrove e far vedere oltre ciò che si sta guardando. Le stradine che si intersecano come se fossero i nostri pensieri agglomerati, si riversano e si perdono nellâinfinito delle balconate che regalano magnifiche visioni sullâorizzonte del mare, rendendoci finalmente liberi di respirare. Piazza Cannone, il luogo prescelto per ospitare Sit down to have an idea, sottolinea lâidea di condivisione, universalitĂ e confronto. La piazza è un luogo di incontro cosĂŹ come vuole esserlo lâarte.
La poltrona, che può essere usata da tutti, sottolinea quindi il concetto di universalitĂ e rimanda a un sentimento di unione, in un luogo in cui la vista sembra sovrastare lâinfinito, dominando la totalitĂ dello spazio cosĂŹ come quando, in cerca di unâidea, si vaga con la mente da una parte allâaltra nellâassoluto. Parte attiva è il cannone che, simbolicamente, contribuisce al raggiungimento di unâidea, âsparare lâideaâ. Simbolo di un nuovo inizio, la poltrona è stata trasportata, attraverso una performance partecipativa, allâalba. Il sorgere del sole, come inizio di un nuovo giorno, simboleggia anche nuova vita, cosĂŹ come i ragazzi che hanno partecipato allâazione, diplomati questâanno, intraprenderanno un nuovo cammino che segnerĂ un ulteriore inizio.
Dopo Tropea, la quinta tappa del progetto di Andrea Bianconi sarĂ a Colletta di Castelbianco, un borgo medievale in provincia di Savona, nellâentroterra ligure, tra le montagne e il mare. Una poltrona verrĂ portata in questo luogo, che viene menzionato nella guida dei borghi piĂš belli dâItalia, riconosciuto anche per essere il primo borgo telematico in Europa. A Colletta di Castelbianco. Sit down to have an idea prenderĂ avvio con la performance iniziatica il 13 settembre 2020, gli abitanti del piccolo borgo, insieme ad Andrea Bianconi, trasporteranno la poltrona che verrĂ posizionata allâombra di un grande pino, a ricordare il ristoro, il riposo e la pace che la vita è in grado di donarci. Il progetto sarĂ curato da Francesca Di Giorgio.
E poi il viaggio proseguirĂ , per testimoniare che lâarte resiste e desidera lâumanitĂ , cosĂŹ da trovare il suo posto tra le persone, allontanandosi da una visione elitaria per esaltarne la dimensione antropica.
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