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Fino al 26.III.2017 | Francesca Leone, Giardino | Daniela Perego, Arrivederci | I Think Art is…Briciole D’Arte (un video di) | MACRO, Roma

di - 8 Marzo 2017
Gli spazi del MACRO ospitano fino al 26 Marzo due mostre personali dedicate a Francesca Leone e a Daniela Perego, e un interessante installazione video di Lara Nicoli e Carlo Carfagni.
La prima ci propone “Giardino”, un titolo ironicamente contrapposto alla tipologia delle opere esposte, connotate dall’uso di materiali industriali e scarti di vita vissuta, privi di quel germe vitale che si trova in natura. La mostra lega “Our Trash”, lavoro presentato già dall’artista con successo alla Triennale di Milano a tre nuove opere. Our Trash è un’installazione composta  da una serie di 18 grate metalliche impregnate di rifiuti urbani di vario genere, visibili in qualunque contesto stradale, che riportati nell’ottica di un museo creano una visione disturbante e  insieme intima, quasi un buco della serratura da cui spiare il passaggio continuo di moltitudini di persone che lasciano una traccia del loro esistere, o meglio i rifiuti stessi del consumarsi della vita: mozziconi di sigarette, lattine, un pezzo di plastica, la bustina  di un condom. Una finzione che recita la parte di una vita in corso, immersa nel suo andirivieni, occupata a consumare e a consumarsi espellendo consunti resti strada facendo. Ad integrazione del tutto l’artista ha posizionato all’ingresso del Museo un’ulteriore grata, dove i visitatori possono lasciare un loro scarto, divenendo così parte integrante di un’opera che si costruisce raccogliendo i frammenti inconsapevoli del cammino quotidiano di ognuno di noi.
Interessanti le tre nuove opere della Leone, tre lastre enormi in cemento grigio, che si ergono nella sala come fossero altrettanti totem industriali, alberi postmoderni che hanno perso la linfa a favore di un a corteccia indistruttibile e idrorepellente.

Il concetto di memoria è l’elemento pregnante delle installazioni site specific proposte da Daniela Perego. Protagonista è l’elemento floreale, declinato in forma artificiale o reale. Una parete viene ricoperta di margherite eseguite all’uncinetto, una cascata che riempie lo spazio bianco, come un ricordo che invade la mente; davanti a questa, una serie di supporti quadrati neri e rossi sui quali sono incollate gli stessi fiori, essiccati, raccolti in combinazioni diverse, numeriche e direzionali, quasi a rappresentare momenti diversi, frammenti di passato, emozioni vissute  e messe da parte, proprio come un fiore messo  a seccare in un libro, che, quando viene ritirato fuori, magari per caso, anni dopo,  riesce a sollecitare l’emozione legata al momento in cui ci è stato regalato.
Particolarmente riuscito il video I Think Art is…Briciole D’Arte, di Lara Nicoli e Carlo Carfagni. Gli autori hanno chiesto a 60 persone, legate al mondo dell’arte e non solo, (artisti, curatori, galleristi, scrittori, fino ad arrivare a studenti dell’accademia di Belle Arti o  persone comuni), la stessa domanda: ”Penso che l’arte sia”? Dal quesito, posto tra gli altri a grandi nomi quali Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Dacia Maraini, Fabio Sargentini, Luigi Ontani e Pablo Echaurren (solo per citarne alcuni), partono una serie di risposte diversissime fra loro, alcune molto didattiche, altre auliche e criptiche, altre immediate e sagaci, molte divertenti, alcune teatrali, a dimostrazione che l’arte è un modo di essere e di sentire personalissimo e individuale, dove non esistono possibilità di classificazione. È invece nella varietà dei modi in cui è possibile interpretarla che risiede la sua forza.
Valentina Martinoli
mostra visitata il 11 febbraio 2017
Dal 3 febbraio al 26 marzo 2017
MACRO
Via Nizza 138, Roma
Orari: dal martedì alla domenica 10.30 – 19.30
Info: www.museomacro.org

Storica dell'arte contemporanea. Ha lavorato nel campo della comunicazione culturale, come organizzatrice di mostre ed eventi e come guida turistica nei principali siti archeologici e museali di Roma. Collabora con Exibart e con altre testate web del settore dal 2015.

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