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fino al 3.II.2002 | Klimt Kokoschka Schiele – Dall’Art Nouveau all’Espressionismo | Roma, Complesso del Vittoriano

di - 9 Ottobre 2001

La mostra propone un discorso sull’arte viennese negli anni immediatamente precedenti e poi successivi al disastro della Grande Guerra.
Gustav Klimt nasce nel 1862. E’ tra i tre artisti il più anziano ed è colui che apre le porte ai nuovi linguaggi figurativi.
Nel 1897 diviene Presidente della Secessione Viennese, costituita da un gruppo di artisti, architetti e letterati (i nomi di spicco sono Hevesi, Olbrich, Hoffmann e Otto Wagner) che perseguono l’intento di dare spazio e forma ad una sensibilità nuova, di allontanarsi dalla cultura e dall’arte ufficiale e di guardare oltre i confini nazionali per arricchire le proprie opere con nuovi spunti creativi. In pittura, così come in architettura, la linea è la protagonista della Secessione. Linea che diventa arabesco, decorazione.
Klimt elabora questi assunti dando vita a creazioni in cui l’elemento decorativo è dominante. L’arabesco si fonde con decorazioni musive che richiamano i cicli ravennati, l’oro, il blu, il rosso, l’arancio impreziosiscono le tele e incorniciano le raffigurazioni. Le stampe giapponesi, ormai diffuse in tutta Europa,hanno visibili echi nell’arte di Klimt. Tra le opere della mostra segnaliamo: ‘Ritratto del pianista Josef Pembaur’ mirabile per l’eccezionale realismo, la ‘Giuditta I’ di Vienna, ‘Le tre età della donna’ gentilmente concessa dalla Gnam di Roma, affiancata da un intrigante disegno preparatorio a dimensioni reali, e ‘Adamo ed Eva’ . Inoltre numerosi disegni arricchiscono l’esposizione.
Egon Schiele nasce nel 1890. Artista molto legato a Klimt, si allontana dall’arte del maestro per elaborare un proprio linguaggio figurativo. La sua vicenda biografica rivela la personalità tormentata di Egon, che inequivocabilmente si riflette nella sua opera. Alcuni suoi dipinti o disegni sembrano derivare da quelli di Klimt, ma sono poi deformati ed esasperati; una violenza interione sbarra gli occhi delle figure ritratte (soprattutto negli autoritratti), i gesti sono nervosi, i colori lividi e violenti. Schiele riesce a suggerire un’idea di completezza anche negli schizzi, il tratto è deciso ed essenziale, fortemente comunicativo. Tra i disegni è di straordinaria matrice il ‘Nudo di ragazza con braccia alzate’. Eccezionale è anche l’olio su tela che raffigura i ‘Girasoli’ , con esplicito riferimento a Van Gogh. Gli autoritratti mettono il risalto gli elementi essenziali della sua poetica.
Oskar Kokoschka nasce nel 1886 e muore nel 1980. Vive abbastanza a lungo per continuare a sviluppare la sua ricerca artistica. Il suo linguaggio è diverso da quello di Klimt o di Schiele. Parte dalle stesse posizioni, respira le stesse atmosfere, ma esce con più slancio dai confini territoriali, arricchendo la sua pittura con spunti provenienti dall’arte tedesca. Le sue opere nascono da ampie pennallete di colore che compongono le figure e i paesaggi. Come stravolte da un vortice o risucchiate in un gorgo le immagini irrompono sulla tela. I colori sono cupi, molto blu, grigio, nero e il bianco.L’autoritratto’ del 1917 ben esemplifica quanto detto, così come la ‘Signora con pappagallo’ e la ‘Veduta di Londra: il Tamigi I’ . Anche di Kokoschka sono in mostra numerosi disegni.
Il percorso espositivo inizia con la presentazione biografica dei tre artisti e propone un fugace sguardo su Vienna e sull’architettura viennese. Si offre inoltre al visitatore un interessante video che introduce le personalità degli artisti e descrive l’ambiente e il clima in cui vivono.

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daniela bruni


Klimt Kokoschka Schiele – Dall’Art Nouveau all’Espressionismo
Dal 6-X-2001 al 3-II-2002; Roma, Complesso del Vittoriano – Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali). Orario: dal lunedì al giovedì 9.30-19.30; venerdì e sabato 9.30-23.00; domenica 9.30-20.30. Biglietto: £ 16.000, 8,30 Euro intero;£ 11.000, 5,70 Euro ridotto. Informazioni: 06/6780664; Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta; £. 48.000 24,79 Euro. Visite guidate: Città Nascosta. Percorso Web: www.artv.it; Organizzazione e realizzazione: Comunicare Organizzando

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  • peccato ...........le luci ...qulacuno dimentica che le arti visive devono essere illuminate.....

  • Per Daniela di Latina, se vuoi un consiglio pratico: sbrigati. la mostra comincia ad avviarsi verso gli ultimi giorni di vita e ci sono ogni giorno lunghissime e freddissime file fuori dalla biglietteria. evita il fine settimana. Altrimenti i tre viennesi ti verranno in odio.

  • Devo ancora visitarla ma la sto sognando tutte le notti....e poi ci andrò con il mio ragazzo Mauro che è un artista!
    Vorrei che ci fosse anche il mio gatto e Fiocco,chissa come li avrebbero dipinti Klimt Kokoschka e Schiele.
    Presto vi racconterò.....A presto!

  • ogni volta che passo lì davanti ci vedo sempre un gruppo di persono in fila, ma non credo siano file interminabili ... e poi ne vale la pena!

  • ci sono davvero delle code interminabili davanti alla biglietteria?io dovrei venire il fine settimana e dato che la mostra sta per finire speravo di non trovare caos..secondo voi?grazie,
    barbara

  • Finalmente l'ho vista.
    E' bellissima, non credevo che le opere di Klimt dal vero fossero così belle!
    Mi sono anche un pò commossa davanti alla Giuditta. Non dimenticherò mai le sensazioni che ho provato grazie a questa mostra.
    Un saluto a tutti.
    Un grazie a Sara Magister per il consiglio....
    Spero che presto a Roma venga anche Munch!

  • Solo una piccola precisazione:dopo la grande guerra significa dal 1918 in poi. Purtroppo da quella data resta ben poco:il solo Kokoschka, che pur essendo un grande artista certamente non raggiunge le vette degli altri due.Sulla meraviglia di vedere dal vivo certe cose non posso che trovarmi d'accordo.Non ho visitato la mostra al Vittoriano ma ho avuto modo di vedere tanto dei tre al Belvedere di Vienna(oltre ad uno splendido Segantini).Semplicemente stupendo.

  • ..vado a vederla a Trieste! Non posso farmela scappare...e perchè no...metti che mi faccio accompagnare anche io dal mio compagno!

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