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Fino al 15.VII.2002 | Josef Hoffmann – disegni e oggetti da mobilio | Catania, Palazzo Fichera

di - 8 Luglio 2002

Josef Hoffmann disegni e oggetti da mobilio“, è l’esposizione dedicata all’opera principale da designer di uno dei co-fondatori nel 1897 della Wiener Secession, e nel 1903 della Wiener Werkstatte.
Il lavoro di Hoffmann combinò il razionalismo di Otto Wagner, che fu suo maestro, con uno stile di decorazioni geometrico e rettilineo, influenzato dal lavoro di Charles Rennie Mackintosh .
Josef Hoffmann è stato uno dei più importanti architetti tra l’800 e il ‘900, e costituisce con il suo lavoro un collegamento stimolante che arriva fino al design contemporaneo.
Nacque il 15 dicembre 1870 a Brtnice, nella Moravia sudoccidentale. Studiò a Vienna, da dove raggiunse fama mondiale, pur rimanendo emozionalmente molto legato al paesaggio della sua terra natale. Come Gustav Mahler, nelle sue opere intrecciò citazioni popolari e storicizzanti; era un equilibrista delle tradizioni che pensava al progresso, interessato alla forma funzionale, pur mantenendo vivo il suo piacere per la varietà e per il gioco con elementi decorativi ed ornamentali.
Come molti architetti delle generazioni precedenti, il venticinquenne Hoffmann venne in Italia a trovare stimoli, e l’ispirazione per istituire un proprio linguaggio. L’elaborazione da parte degli elementi italiani che aveva colto nell’architettura dell’antichità classica e moderna, come anche nella sobrietà delle case contadine della campagna, percorre tutta la sua opera e la sua concezione spesso architettonico-ornamentale, che caratterizza anche i progetti applicati (facendo, a sua volta, da modello per importanti architetti italiani come Carlo Scarpa ).
A Vienna divenne anche insegnante, membro della Secessione, e, insieme a Kolo Moser, fondò i “Wiener Werkstätten “.
Il suo capolavoro, il Palazzo Stoclet, fu realizzato tra il 1905 e 1911, a Bruxelles, e provocò reazioni entusiastiche nei suoi contemporanei.
Prima del crollo della monarchia asburgica, intorno al 1900, la fatiscente unità territoriale viennese produsse delle forti potenze culturali. La “Wiener Moderne“, di cui Hoffmann era l’esponente di spicco, si avviò verso territori inesplorati, con artisti come Gustav Klimt, Egon Schiele, Oskar Kokoschka, Arnold Schönberg .
La sua idea di un’opera d’arte totale, lo portò a realizzare lavori in metallo e progetti in pellame, tessuto, e vetro, gioielli e soprattutto mobili spesso destinati a diventare dei “classici”.
Il Centro per l’Arte Contemporanea di Catania e la Galleria Pino Casagrande di Roma (che ospiterà poi la mostra da ottobre a dicembre) presentano alcuni degli aspetti principali dell’opera di Hoffmann, esplorando quell’ambito conflittuale che esiste tra idea, progetto e prodotto finito, con mobilio originale, divani, poltrone, sedie e disegni (concessi dal Museo delle Arti Applicate di Vienna e dalla collezione Wittmann). In occasione della mostra è stato presentato il libro “Josef Hoffmann, ritratti, firme, francobolli”.
Il valore creativo degli oggetti da mobilio di Josef Hoffmann viene considerato senza tempo, capace di scorrere parallelamente all’attualità, e riuscendo a liberare forze estetiche destinate a influenzare la nostra sfera di vita in maniera dinamica e stimolante.

Ilenia Suma


Catania – “Josef Hoffmann; disegni e oggetti da mobilio”, Palazzo Fichera, Centro per l’Arte Contemporanea, Via A. di Sangiuliano, 219, 95131 Catania.
Fino al 15.VII.2002, Dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20
Info 095315374; a cura di Wolfgang Denk; organizzazione: Rosamaria Aprea
Oggetti in prestito da MAK (Museo Austriaco per le Arti applicate), Wittmannge


[exibart]

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