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Cartier-Bresson e i fenicotteri rosa. A CagliariPaesaggio, il rapporto tra natura e uomo

di - 29 Giugno 2017
I fenicotteri rosa vivono abitualmente nella zona del Mediterraneo ma nidificano in Italia solo dal 1993, quando i primi nidi furono avvistati nell’area del parco naturale di Molentargius, in Sardegna, che con i suoi 1600 ettari è una delle zone umide più estese d’Europa. Un ecosistema delicato, il cui destino incrocia fatalmente quello dei centri urbani del cagliaritano che lo circondano, delineando una zona di continuità tra i ritmi antropici e quelli naturali. Proprio da questa immagine prende le mosse la prima edizione di CagliariPaesaggio, piattaforma di discussione che animerà la città sarda per tutto il mese di luglio, con eventi, concerti, mostre, performance e talk, dedicati al dialogo, non sempre pacifico, tra l’uomo e la natura.
«Cagliari ha le caratteristiche necessarie per candidarsi a diventare uno dei luoghi nodali del dibattito sul paesaggio. È innanzitutto una città molto antica, che porta evidenti le tracce dei millenni che l’hanno attraversata ed è posta al centro di un sistema ambientale di straordinaria complessità. Infine, per la sua posizione geografica, si pone potenzialmente come osservatorio privilegiato delle trasformazioni che in questo ambito si stanno realizzando nell’area del Mediterraneo e nel mondo», ha spiegato Palo Frau, Assessore alla Cultura e al Verde Pubblico del capoluogo sardo. Sarà l’occasione giusta per pensare a diverse pratiche di intervento sul territorio, trovare altri linguaggi per identificare ciò che ci circonda, provare ad aprire nuovi punti di vista, tra teoria e pratica, pianificazione e immaginazione, scambiando esperienze e conoscenze.
Punto focale della manifestazione, sarà la quattro giorni di meeting al Teatro Civico di Castello, dal 27 al 30 luglio, che aprirà con una conversazione tra João Nunes, che a Cagliari ha firmato il progetto del Parco urbano di Sant’Elia, Günther Vogt, architetto paesaggista, e Michael Jakob, Professore di Storia e Teoria del Paesaggio al Politecnico di Losanna, seguita da una riflessione del geografo Franco Farinelli. Ma saranno coinvolti anche altri spazzi della città, dalla Manifattura Tabacchi, che farà da scenario industriale per le note delle launeddas, antichissimo strumento a fiato sardo, ai parchi di Molentargius e di Tuvixeddu, per spettacolari passeggiate al tramonto. Paese ospite di questa prima edizione sarà la Svizzera, che porterà i suoi esempi più avanzati di architettura del paesaggio con “The Swiss Touch in Landscape Architecture”, la mostra itinerante a cura di Michael Jakob. Si torna in Italia, con un tocco vintage, per “Paesaggio e identità. Storie di luoghi, di donne e di uomini. I grandi fotografi della Magnum in Sardegna”, con gli scatti realizzati da Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Werner Bischof, Leonard Freed e Ferdinando Scianna, tra gli anni ’50 e ’60. Il programma completo è consultabile qui.
In alto: Henri Cartier-Bresson, Dorgali, 1962

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