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Da David Lynch a Chuck Palahniuk. Ecco il programma della dodicesima Festa del Cinema di Roma

di - 10 Ottobre 2017
39 film e documentari nella Selezione Ufficiale, 12 incontri ravvicinati con registi e attori, 4 preaperture, 4 restauri, 6 titoli che arrivano per la prima volta a Roma dopo il loro esordio internazionale, 17 eventi e 31 paesi partecipanti. Ecco i primi numeri della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, presentata questa mattina all’Auditorium Parco della Musica, che dal 26 ottobre al 5 novembre tornerà ad animare la Capitale.
A fare gli onori di casa, Pietra Detassis, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, che dopo aver ringraziato istituzioni, artisti, addetti ai lavori e i numerosi partener – tra cui Roma Capitale, la Regione Lazio, l’ICE, l’Istituto Luce Cinecittà, BNL Gruppo BNP Paribas, Mibact, Rai, Fendi, il carcere di Rebibbia, Lazio Film Commission, il MAXXI e la Casa del Cinema, che ospiteranno anche alcuni eventi – ha rivolto un saluto speciale alle tante donne della Festa, dato che quest’anno, e c’è bisogno di sottolinearlo, la quota femminile è cresciuta e si riassume nel nome simbolico di Alice nella città, sezione autonoma e parallela, dedicata ai più giovani. Nel ripercorrere la storia della manifestazione e il triennio da Presidente, in coppia con il Direttore Artistico Antonio Monda, Detassis ha sottolineato l’esigenza, dopo i traguardi degli scorsi anni, di «spalancare le finestre», andare oltre il confine, in primis uscendo dell’Auditorium e coinvolgendo in maniera capillare diversi luoghi della città, poi stimolando la creatività dei più giovani, per aprirsi a nuove vie e dimensioni. Ed è proprio questo l’obiettivo inseguito da Monda e dalla squadra di selezionatori, coordinata da Mario Sesti e composta da Richard Peña, Giovanna Fulvi, Alberto Crespi, Francesco Zippel e Valerio Carrocci, che hanno messo a punto un programma ricco, mescolando il titolo ricercato con il film di genere, il musical e lo zombie movie, aprendo anche all’arte, al teatro e alla letteratura. Non solo una vetrina cool quindi, perché come precisato dalla Detassis, senza tutti questi presupposti «la Festa sarebbe solo un party, e noi non lo vogliamo e soprattutto non possiamo permettercelo. Sì, amiamo il red carpet e, certo, amiamo le star, che ci saranno. Ma le stelle talvolta sono comete e noi, oggi più che mai, abbiamo bisogno di pianeti pieno di senso».
Antonio Monda, Direttore Artistico della Festa del Cinema di Roma, ha menzionato i grandi nomi e presentato le diverse sezioni della manifestazione: la Sezione Ufficiale, gli Incontri Ravvicinati, la Retrospettiva, i Restauri, gli Omaggi e I film della nostra vita, una serie di pellicole scelte da ogni selezionatore, appartenenti a un genere particolare, che quest’anno è il musical, e che comprenderanno titoli come West Side Story, Singin’ in the Rain e Hair.
Ma andiamo con ordine: la retrospettiva “La scuola italiana”, affidata a Mario Sesti, è dedicata ai direttori della fotografia, ai costumisti, gli scenografi, insomma a tutti gli addetti ai lavori che sono stati al fianco di grandi registi di ogni parte del mondo. Protagonisti degli attesissimi Incontri Ravvicinati saranno invece Jake Gyllenhaal, che in Stronger interpreta Jeff Bauman, uomo diventato simbolo della speranza dopo gli attentati della maratona di Boston nel 2013, Ian McKellen, Nanni Moretti, Gigi Proietti, Vanessa Redgrave, Christoph Waltz, Xavier Dolan e David Lynch, a cui Paolo Sorrentino consegnerà il Premio alla carriera. Particolare attenzione ai giovani e alle donne, a cominciare da Rosamund Pike, protagonista di Hostiles, di Scott Cooper, e prima star che sfilerà sul red carpet, il 26 ottobre, durante la giornata di inaugurazione.
Poi l’apertura verso altre forme di linguaggio, come l’arte, con la mostra “Trame d’autore”, che sarà allestita in due spazi dell’Auditorium e che avrà come protagonisti 6 artisti, 6 scrittori e 6 registi che dialogheranno tra loro, e la letteratura, con uno dei primi protagonisti degli Incontri a essere rivelato, lo scrittore Chuck Palahniuk.
Musica e sport faranno da fil rouge, con film e ospiti internazionali, con il regista, compositore e pianista Michael Nyman, con l’allenatore Phil Jackson, con due documentari, uno su Bob Dylan e l’altro, in anteprima mondiale, su Maria Callas, e con i film, tra cui I, Tonya di Craig Gillespie, ispirato alla storia della pattinatrice Tonya Harding e Borg McEnroe, incentrato su da una delle rivalità sportive più straordinarie di tutti i tempi. 4 i titoli presentati in versione restaurata, ovvero Dillinger è morto, Sacco e Vanzetti, Borotalco di Carlo Verdone e, in occasione dei 50 anni della morte del grande Totò, Miseria e nobilità, ma solo 3 i film italiani in concorso, scelta che, ha spiegato Monda, si basa sull’esigenza di puntare esclusivamente sulla qualità e non sul numero: Una questione privata, con Luca Marinelli, diretto da Paolo e Vittorio Taviani, e tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, The Place, l’ultimo film di Paolo Genovese, e Nysferatu-Symphony of a century, un film di animazione disegnato da Andrea Mastrovito, e remake di Nosferatu, questa volta ambientato per le strade di New York.
E si continua con le serie televisive, le pellicole presentate per la prima volta in Italia dopo l’esordio internazionale, letture, omaggi, e tantissimi altri eventi speciali, per una dodicesima edizione davvero piena di sorprese. Qui il programma completo.

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