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In una relazione complicata con l’opera. Il Madre dedica il fine settimana di San Valentino a Lucio Amelio, e agli amanti dell’arte

di - 11 Febbraio 2016
«Secondo me riafferma la negatività dell’universo, la terribile vacuità solitaria dell’esistenza». Nemmeno questa è la volta buona, neanche «il miglior Jackson Pollock» è riuscito a far scattare la scintilla e a Sam Felix non rimane altra via che provarci ancora. È evidente che, per Woody Allen, i musei non sono i luoghi più adatti per tentare un approccio, almeno secondo i parametri convenzionali. Non la pensano allo stesso modo al Madre che, per il weekend di San Valentino, ha organizzato una serie di attività e incontri, dedicati a quel particolare rapporto, non di rado legato alla sfera sentimentale, che si instaura tra le persone e le opere.
Un osservatore della realtà con un intuito irrequieto per l’immediato futuro, instancabile creatore di contesti e dialoghi, diventato gallerista per assecondare una pulsione necessaria. A Napoli, per svariate decadi, l’arte contemporanea è passata attraverso gli spazi espositivi di Lucio Amelio, da Parco Margherita a Piazza dei Martiri, dalla Modern Art Agency alla collezione Terrae Motus, fino alla Fondazione Amelio, in una storia di collaborazioni e contrasti, linguaggi e concetti, ambientata nel paesaggio culturale stratificato di una città vitalizzata da forze, spesso, incoerenti. Dietro il nome di Amelio, c’è un periodo turbolento di aperture e sperimentazioni, raccontato dalle opere, tra gli altri, di Jospeh Beuys, Francesco Clemente, Luciano Fabro, Gilbert & George, Dan Graham, David Hockney, Jasper Johns, Jannis Kounellis, Nino Longobardi, Lea Lublin, Mario Merz, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Gerhard Richter, Cy Twombly, Andy Warhol, Lawrence Weiner, Gilberto Zorio, tutti implicati nel contemporaneo di Napoli e presenti nell’esaustiva retrospettiva – a cura di Andrea Viliani e chiusa ad aprile 2015 – che il Madre  ha voluto dedicare al gallerista, a venti anni dalla sua prematura scomparsa, il 2 luglio 1994. Un tentativo di sistematizzazione che trova nuovi approdi nel catalogo edito da Electa, che sarà presentato venerdì 12 febbraio, con interventi di Achille Bonito Oliva, Michele Bonuomo, Andrea Viliani, Sebastiano Maffettone, Pierpaolo Forte. Il volume, curato da Andrea Viliani, è completato da un ricco repertorio di fotografie e documenti, reperiti in collaborazione con l’Archivio Amelio-Santamaria di Napoli, e dagli interventi critici di Viliani, Achille Bonito Oliva, Michele Buonuomo, Paola Santamaria, Angelo Trimarco, Angela Tecce, Stefano Taccone, Mario Franco, Eduardo Santamaria.
Sabato 13, dalle 10:30 alle 12:30, si terrà “Lov&Art – Trova l’amore”, una visita guidata rivolta alle famiglie e con le regole di una caccia al tesoro che, in questo caso, avrà il valore dei sentimenti. I colori, le forme e i simboli che, nell’immaginario collettivo, vengono associati al tema degli affetti, saranno le tracce da seguire per esplorare le opere presenti nel museo. Dalle 17 alle 18, invece, “Amelio/Art_Lover” ritornerà sul rapporto, a volte contraddittorio come in ogni storia d’amore che si rispetti, tra il gallerista, l’arte e la città. Viliani accompagnerà il pubblico attraverso le collezioni del museo, testimonianza concreta del complesso intreccio di vicende che coinvolse Amelio e tanti grandi galleristi, artisti e critici – quali Dina Carola, Raffaello Causa, Germano Celant, Vincent D’Arista, Filiberto Menna, Giuseppe Morra, Achille Bonito Oliva, Marcello e Lia Rumma, Pasquale Trisorio – nella costruzione di una prospettiva identitaria locale e aggiornata alle ricerche internazionali.  
Domenica 14 si chiuderà con un no-stop di eventi a tema. Alle 18, la presentazione del libro di Annarita Briganti L’amore è una favola (Cairo editore, 2015), romanzo ambientato tra Milano e Napoli, tra arte, editoria e impegno sociale. Dalle 19.30 alle 21, la visita didattica “Loving a Collection”, dedicata all’approfondimento del progetto di costituzione progressiva della collezione permanente del Madre, sviluppata in collaborazione con enti pubblici e fondazioni private.  Si chiuderà alle 21, con “MADReLOVE party”, un programma musicale e di videoproiezioni ispirato alle opere in collezione, con dj set di Alfredo Petrarca e Dario Giuliani, vj Giuseppe Santillo.
Con buona pace di Allen, vuoi mettere un colpo di fulmine scoccato tra un Koons e un Serra? (Mario Francesco Simeone)

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