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Martin Creed, atleti come opera d’arte alla Tate Britain

di redazione - 28 Aprile 2008

Già nel 2006, per la Fondazione Nicola Trussardi di Milano, mise un uomo a correre intorno al museo fino allo stremo, mentre nel 2007, a New York, erano i collaboratori del Center for Curatorial Studies a correre per le sale in tappe di dieci minuti. Ora l’artista britannico Martin Creed, vincitore nel 2001 del Turner Prize, metterà dei veri atleti a correre nelle Duveen Galleries della londinese Tate Britain, per dimostrare che anche lo sport può essere interpretato come creazione artistica. Protagonisti della performance, prevista per il mese di giugno, atleti provenienti da diversi club di tutto il Regno Unito, che correranno in modo continuo con un preciso – ed evidentemente molto artistico – programma di cambi…

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previn dice:

28 Aprile 2008 a 0:00

C'e' un artista italiano che gia'dal 96, ha fatto molte performance utilizzando atleti e body builders donne,atleti uomini anoressici e gay e anche molti dipinti come body life program series,extrasistole e pacemaker series o wellbeing project.
savino marseglia dice:

29 Aprile 2008 a 0:00

Martin Creed, è un bravo artista, ma spesso si abbandona a sterili ed edonistiche ripetizioni di "opere" o atteggiamenti comportamentali già realizzate nel passato, in tutte le salse: vedasi performance con ciclisti e atleti realizzati da alcuni studenti e artisti negli anni '60'alla Facoltà di Architettura e all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Ripetizioni che in qualche modo, diminuiscono il livello qualitativo della sua originale e dinamica creatività.
Savino Marseglia