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Milano Art Week/2. Indipendenti, che passione! FuturDome apre le sue stanze agli “Outer Space” italiani

di - 27 Marzo 2017
Sul nostro “Speciale Milano”, che troverete distribuito a miart e che potete sfogliare qui, ne abbiamo fatta un’ampia ricognizione (almeno di quelli milanesi), ma se stasera passerete a FuturDome, al 6 di via Paisiello (a pochi metri da piazzale Loreto) potrete scoprirli dal vivo.
Noi “Outer Space” l’abbiamo visitata in anteprima, e possiamo dirvi che qui si respira l’aria giovane che ha voglia di fare sul serio, e con parecchia serietà, che vi piaccia o no. Il progetto è curato da Ginevra Bria con la direzione artistica di Atto Belloli Ardessi, che nell’ultima casa futurista di Milano, in fase di ristrutturazione e proiettata verso un futuro di housing museale – o di galleria domestica poco addomesticabile nelle gabbie dei comuni termini che si riservano alle esposizioni – fa una ricognizione degli spazi indipendenti italiani, portando in scena Almanac (Torino-Londra), i milanesi T-Space, Tile, Current, Mega, Le Dictateur (che ha sede proprio in una vetrina dello stabile), il pescarese Ultrastudio, Treti Galaxie da Torino, e Gelateria Sogni di Ghiaccio da Bologna.
In scena oltre 40 artisti, 44 per essere precisi, in una serie di mostre collettive allestite in quelli che saranno futuri appartamenti o in cantina, come nel caso del progetto “Roasted Spin” di Current, e declinando in varie versioni, e secondo le diverse pratiche curatoriali, le partecipazioni: Treti Galaxie propone con Thomas Braida, Helena Hladilova, Valerio Nicolai, tra molti altri, una “lettura” di “Viva Arte Viva”, titolo scelto da Christine Macel per la prossima biennale, oppure “There’s no place like home” che T-Space centra su corpi, sogni, assenze e dimensioni domestiche che appaiono continuamente da “correggere” con mille e più espedienti perché, forse, siamo noi stessi a non sentirci a nostro agio nella nostra stessa casa fatta di muscoli, ossa e pensiero…E se siete già stanchi della movida dell’arte iniziata un po’ in anticipo potete salire al primo piano: il collettivo un progetto di ATZ Agreements To Zinedine vi metterà a vostro agio in un Refuge in Case of Tropical Storm. Facendovi riflettere su tematiche profonde legate all’ambiente, of course! Opening alle 19.
Sopra: ​Mimì Enna per “Distiller”, Courtesy Gelateria Sogni di Ghiaccio

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