Categorie: Speednews

Per l’arte è tempo di crowdfunding. Ne parlano Tommaso Cinti e Marco Trevisan, ideatori della piattaforma Artraising

di - 27 Giugno 2017
Tutte le diverse dimensioni del tempo, da quello ritmico, scandito dalla musica, al percorso a ritroso, non sempre limpido, compiuto dalla memoria e dalla storia, fino all’immagine progressiva e futuribile dell’evoluzione. E, ad esprimere questa ricerca, il linguaggio più effimero, quello della performance.
Appuntamento il 30 giugno, a Venezia, nella splendida cornice di Palazzo Trevisan, sede del Consolato Svizzero e della Fondazione Svizzera per la Cultura Pro Helvetia, per le azioni performative di Julia Krahn, Luigi Presicce, Giordano Rush e Invernomuto, finanziate attraverso il crowdfunding di Artraising.org, nell’ambito del progetto ArtOnTime, Le opere saranno eseguite nuovamente il 2 dicembre, al MAXXI di Roma, durante l’evento finale del Festival Romaeuropa e, in questa occasione, Eberhard & Co., storica maison svizzera di orologeria che ha sostenuto il progetto, assegnerà il Premio Eberhard & Co. alla migliore esibizione. Delle nuove forme di mecenatismo e delle possibilità del crowdfunding, ce ne parlano Tommaso Cinti, fondatore di Lino’s & Co e di Amplificatore Culturale, e Marco Trevisan, consulente Christie’s, ideatori del progetto insieme al collezionista Giorgio Fasol.
Il crowdfunding è un sistema di finanziamento “dal basso” e già largamente usato per diversi tipi di progetti. Vuol dire che è arrivato il tempo di scoprire altri modelli di relazione tra autore e committente?
Marco Trevisan: «Quella era l’idea di partenza, esplorare nuovi modelli di tale relazione, non limitandosi a caricare su una piattaforma un progetto da finanziare. Abbiamo voluto provare a mettere in piedi un sistema virtuoso, dove i promotori di una iniziativa collaborano con istituzioni, curatori e artisti, per far sì che questi ultimi possano avere degli strumenti nuovi e delle forme di interazione evolute con i possibili mecenati. Questo è stato possibile anche grazie al sostegno di uno sponsor lungimirante, Eberhard & Co., che ci ha permesso di sviluppare un percorso espositivo e di affrontare alcuni costi di comunicazione, produzione e organizzazione.»
Tommaso Cinti: «Credo che il mercato dell’arte contemporanea, debba sicuramente evolvere e attualizzare i propri modelli e dovrebbe essere precursore in questo, mentre spesso risulta molto conservatore e arretrato, soprattutto in Italia. La scommessa è che un settore così dinamico e attento al nuovo, riesca a fare propri i nuovi stimoli che arrivano dalla sharing economy e dal mondo digitale.»
La vostra piattaforma di crowdfunding segue una solida impostazione curatoriale, rivolta soprattutto ai linguaggi performativi. Come mai questa specificità?
MT: «La scelta relativa alla performance ha più di un significato: da un lato il progetto aveva un tema da sviluppare, che è quello del tempo, e il linguaggio delle arti performative è legato al concetto di tempo a filo doppio. Dall’altro lato, se un test voleva essere – sulle nuove modalità di interazione tra artisti e mecenati – allora tale test poteva essere ancora più significativo con un banco di prova impegnativo, con un media artistico effimero e dalla commerciabilità e collezionabilità difficili.»
TC: «La piattaforma artraising.org in se ha la specificità di voler proporre progetti accuratamente selezionati e curati, per garantire la qualità dei progetti nei confronti dei mecenati. La scelta del linguaggio performativo invece è una specificità del premio ArtOnTime, che sarà assegnato all’artista che meglio riesce a interpretare il tema del tempo attraverso la più effimera e temporalmente sfuggevole delle arti.»
Mi sembra interessante che ArtOnTime sia riuscita a coinvolgere diversi tipi di mecenatismo, dalla storica Eberhard & Co. a Giorgio Fasol, fino all’utente quotidiano, che ha la possibilità di sentirsi parte di un progetto artistico, investendo a sua discrezione. In che modo questo nuovo tipo di committenza può influire nella storia del gusto, sull’estetica del nostro tempo e di quello futuro?
MT: «Più che di influenza sull’estetica del nostro tempo, penso che ciò possa contribuire a far sì che gli artisti abbiano dei feedback maggiori e più veloci sul grado di comprensione e di accettazione dei propri linguaggi. Non è comunque un ritorno rispetto alla nascita della committenza e alle signorie rinascimentali, ma sono pur sempre gli artisti ad essere gli attori che propongono dei temi e dei progetti. Quello che può cambiare è la forma di dialogo, più evoluta e più aperta, con tutti gli interlocutori, i finanziatori compresi, con regole e ruoli meno definiti a priori, e non può essere altrimenti in una società liquida come quella odierna.»
TC: «La nuova committenza altro non è che la società contemporanea, che da sempre ha influito sulla produzione artistica. Credo che in una società sempre più liquida anche l’artista deve essere in grado di interagire, relazionarsi e misurarsi con i propri mecenati, il proprio pubblico e il proprio mercato.»
In home: Invernomuto, Negus, 2013
In alto: Luigi Presicce, Allegoria astratta dell’atelier del pittore all’inferno tra le punte gemelle, 2014

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Perché quella di Pedrosa resterà una Biennale da ricordare

Allestimento inappuntabile, temi che abbracciano questioni universali, collettive e individuali: Stranieri Ovunque è un Manifesto sul valore della libertà e…

27 Aprile 2024 15:58
  • Arte contemporanea

Vettor Pisani: una mostra, un archivio, una lunga frequentazione. Intervista a Giovanna Dalla Chiesa

A margine della mostra alla Fondazione Pascali, con Giovanna Dalla Chiesa, direttrice dell'Archivio Vettor Pisani, ripercorriamo la ricerca dell'artista dell'inafferrabile,…

27 Aprile 2024 14:10
  • Mercato

Sotheby’s mette all’asta un capolavoro di Monet

Appartiene alla serie dei Covoni, la stessa che nel 2019 fissava un record per l’artista a quota $ 110,7 milioni.…

27 Aprile 2024 12:42
  • Bandi e concorsi

Premio Lydia 2024, aperta la call per il sostegno alla ricerca artistica

La Fondazione Il Lazzaretto di Milano lancia la open call 2024 per il Premio Lydia all’Arte Contemporanea, dedicato al supporto…

27 Aprile 2024 12:39
  • Fotografia

Other Identity #109. Altre forme di identità culturali e pubbliche: Alessandro Trapezio

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Aprile 2024 12:10
  • Mostre

L’infinito volgere del tempo di Carlo Zoli approda a Milano

Dal prossimo 9 maggio, fino al 15 giugno, Carlo Zoli porta a Milano, nello spin-off di HUB/ART, “L’infinito volgere del…

27 Aprile 2024 10:00