Tutto nasce da una fantomatica circolare che vieta la Radio Televisione Italiana a retribuire i parlamentari e gli esponenti politici per la loro presenza in video. Il presidente dell’azienda di Stato, Baldassarre, afferma così di non poter pagare Vittorio Sgarbi, presentatore del prossimo dopofestival di Sanremo. Sgarbi sbotta “che modifichino quella circolare, sono un parlamentare ma non ricopro incarichi di governo” e poi rincara la dose affermando che “per me Sanremo è un test estetico, come una Biennale. Secondo Warhol il festival sarebbe una forma d’arte contemporanea. Pare che alla fine saranno gli sponsor a onorare la parcella del critico d’arte ferrarese. Anche perché il Pippo nazionale, direttore artistico del festival, ha fatto capire “i problemi economici non mi riguardanoa“.
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Vorrei capire perchè, per alcuni, si deve lavorare gratis! La fama non gli manca e quindi, se lo si cerca lo si paga. Ma questo vale per tutti e non solo per Sgarbi.
... sul critico d'arte Sgarbi a questo punto basta aggiungere soltanto un "no comment"... qualsiasi giudizio o sarcasmo ormai è sprecato!
in miniera!!!
Concordo con tutti e tre i commenti sottostanti al mio. Personalmente, a pelle, mi è antipatico Sgarbi, e poi, saranno affari suoi se lo pagano o no. Certo è che farà audience perchè ne combina di tutti i colori...Ma se volete, gratis, posso farlo io il dopo-festival...