L’intento è quello di far convergere diverse conoscenze e contributi ad una ricerca multidisciplinare in cui arti visive convivano con pratiche gastronomiche.
La cucina solitamente relegata ad un atto ordinario viene affrontata qui con degli incontri che ne nobilitano l’aspetto creativo. Lo scambio di ricette, di informazioni, tempi di cottura, modalità di preparazione…
sono essi stessi vettori di tensioni narrative. La cucina inoltre necessita un coinvolgimento sensoriale che la accomuna alle arti visive, non a caso molti scritti critici di opere d’arte ci parlano di ‘gusto’ estetico.
Gusto e narrazione trovano luogo proprio a tavola dove i convitati mangiano e gustano i piatti che hanno di fronte, elencando e raccontandosi ricordi culinari autobiografici. Il godimento della pietanza avviene su tre livelli, uno legato alla sfera mentale ed ai ricordi, un altro è quello visivo ed in ultimo quello gustativo che più di tutti si manifesta in un qui ed ora.
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