Categorie: torino

dal 1.IV.1999 al 13.V.1999 | Romano Campagnoli | Torino, Sala Bolaffi

di - 11 Maggio 1999

Nato nel 1934 a Torino, dove vive e lavora, Romano Campagnoli è stato allievo di Italo Cremona all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove è tornato come insegnante. Proprio Cremona in una lettera ha scritto: “A tanta gente occorrono colori lieti, vivaci disegni: lei li può dare, li dà, continui…Poteva accodarsi qua e là come tanti altri: meno male che non l’ha fatto; continui a tenersi tutte le strade aperte, eviti di procedere con un numero su un cartello appeso al collo e, se vuole conservare la mia simpatia, non mi chiami Maestro…”. E da queste indicazioni, dell’aprile del 1956, è fluito il discorso di Campagnoli, sempre proteso verso nuovi approdi conoscitivi, nuove soluzioni tecniche. Nelle oltre 70 opere, tra grandi dipinti, incisioni e sculture, che costituiscono il “corpus” dell’esposizione si delineano almeno tre temi fondamentali nell’opera dell’artista, sempre delineata da un segno incisivo e da un’armoniosa struttura compositiva. Uno è quello dei “nodi” che, come osserva il critico Mistrangelo, “sono uno dei soggetti preferenziali, da Nodo semplice a Doppia bitta, da Cima a Grande onda”; il nodo si dispone nello spazio con un rigore assoluto, con una costruzione talora lirica, certamente frutto di uno studio attento. I suoi gomitoli, i nodi, si dispiegano con continuità e poi si arrotolano nuovamente attorno al volto di Picasso e al corpo di Hitchcock, sostituiscono i frutti nel cesto del Caravaggio. L’artista opera all’insegna di una visione concettuale della realtà, interviene sul soggetto, lo imprigiona, lo occulta, lo trasforma in un’immagine inquietante, metafisica, sospesa”.
Altro tema che pervade i dipinti del nostro è l’onnipotenza e la deflagrazione del bianco che “oscura” gli altri colori: spazi vastissimi si aprono alla luce, “la primaria sensazione che promana da ogni tela non è tanto quella di comunicazione visiva… quanto quella di una lenta, ma inarrestabile effusione ed espansione di onde cromatiche entro ed oltre i limiti della superficie/supporto” (Marco Rosci). Il bianco, in pratica, assume una propria identità, diventa colore attivo, non sfondo passivo, conferendo ai dipinti in oggetto una straordinaria libertà espressiva.
Altro argomento ricorrente è il mare: “Mareggiata”, “Fondale”, “Maroso”, “Onda”, “Alta marea”, “Scogli”, “Acquario” testimoniano il fascino che le acque, rappresentate con mille effetti cromatici, esercitano su Campagnoli; inconsueta e speciale è la maniera con cui l’artista raffigura questi fenomeni naturali, ambientandoli in un contesto di “atmosfere immateriali, secondo una pennellata sottilmente emotiva”.
Il catalogo, a cura di Angelo Mistrangelo ed edito dalla Giulio Bolaffi Editore, contiene le opere esposte e i saggi critici del curatore e di alcuni studiosi.

claudio arissone


Periodo: 1° aprile 1998 – 13 maggio 1999
Orario: martedì – domenica h. 10.30 – 19.00, lunedì chiuso
Sede: Sala Bolaffi, Via Cavour, 17 – Torino
Ingresso libero
Informazioni ai n° 011/43.22.063 – 43.24.400


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Narrazioni classiche contemporanee: Michelangelo Galliani in mostra a Bologna

Rielaborare la classica figura del martire, attraverso materiali eterogenei, per riscoprire una scultura di valori contemporanei: allo Studio la Linea…

2 Maggio 2024 12:10
  • Progetti e iniziative

Chorus, arte per uno spazio corale: il progetto espositivo al MAC di Milano

Il MAC Musica Arte e Cultura di Milano ospita la seconda edizione del progetto espositivo organizzata da Ilaria Centola e…

2 Maggio 2024 11:20
  • Progetti e iniziative

L’arte presa per la gola, da Velazquez a Dalì: il talk al Mercato Centrale di Roma

Al Mercato Centrale di Roma, un nuovo appuntamento per il ciclo di conferenze a cura di Fabiana Mendia, incentrato sulla…

2 Maggio 2024 10:22
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #1: tra Quadrilatero e Centro

Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed e la fiera The Phair, gli appuntamenti da non perdere con…

2 Maggio 2024 9:20
  • Mercato

C’è il capolavoro assoluto di Leonora Carrington all’asta

Si intitola “I piaceri di Dagoberto”, era esposto a Venezia e adesso punta dritto al record, con una stima di…

2 Maggio 2024 6:00
  • Mostre

Je Est Un Autre. Rimbaud? No, Ernest Pignon-Ernest, a Venezia

Quale sia il destino di migranti, viaggiatori e poeti Ernest Pignon-Ernest lo esplora - ancora una volta - nell’Espace Louis…

2 Maggio 2024 0:02