Categorie: torino

fino al 15.I.2011 | Garth Weiser | Torino, Norma Mangione

di - 30 Novembre 2010
Se con Kit Craig e Nick
Laessing
Norma Mangione apriva delle
interpretazioni sull’attuale e possibile evoluzione della scultura, con Bernd Ribbeck e Garth
Weiser
la galleria sembra invece volgersi a riflessioni sul mezzo pittorico
e il suo dispiegarsi.

Con una
direzione sempre più chiara e determinata, la galleria diventa testimone e
portavoce di linguaggi e tendenze straniere che difficilmente troverebbero
altra presenza in sedi italiane. Molto lontana dalla cosiddetta “nuova scuola
torinese” – che in Daniele Galliano,
Pierluigi Pusole, sino al più
giovane Manuele Cerutti, individua
una sua precisa linea espressiva – la pittura di Garth Weiser (Helena, Montana, 1979; vive a New York) è a metà tra
l’evoluzione grafica e il design modernista. Le opere, pur consapevoli della
propria collocazione nel tempo, ripercorrono le prime storiche campagne
pubblicitarie, sia con influenze pop che neo-costruttiviste.

I primi
lavori dell’artista americano si pongono come la traduzione in scala
monumentale di nature morte, il cui volume, definito da contorni netti,
costituisce l’elemento formale di collegamento con la tradizione modernista.
Nelle opere più recenti, invece, si manifesta l’esplorazione di materiali e
superfici che coniugano gesto e pensiero. Verso un’effettiva oggettualizzazione
del dipinto, che non è più limite spaziale e finestra sul mondo, ma frammento
di mondo esso stesso.

Rivisitando
la scultura di Jasper Johns, le
pitture di Weiser uniscono logotipi tecnologici come il Beta della Sony,
creando una sorta di nostalgia che, tipica del postmoderno, si esprime
attraverso il frammento e la citazione. Negli acrilici su tela, caratterizzati
da un uso predominante del rosso, cerchi-oblò di egual misura contengono
inserti di pittura espressionista – riconducibili inevitabilmente a Pollock – e ritagli dal tono optical.
In altre tele, gli schemi in bianco e nero – dipinti o plasmati con foglie di
rame e argento – costituiscono la “maschera” di una trama predeterminata, o di
una fotografia su cui l’artista interviene sovrapponendo piani stilisticamente
diversi.


Ben
informato sulla storia dell’arte, ma forse non ancora così padrone da sapersene
affrancare, Weiser crea un mix di esperienze del passato in opere certamente
calibrate e controllate, ma dal risultato prevedibile. Occultando al tempo
stesso la gestualità e dunque la presenza “segnica” e irripetibile dell’autore.
Nessuno stupore, quindi, come contemporaneamente non si legge alcuna novità
rispetto alle urgenze che una lingua stantia – come la pittura purtroppo appare
oggi – potrebbe contrariamente generare nella necessità di farsi sentire.

articoli
correlati

Intervista
con Kit Craig

Craig
e Laessing da Norma Mangione

Ribbeck
a Torino

claudio cravero

mostra visitata il 20 novembre 2010


dal 6 novembre 2010 al 15 gennaio 2011

Garth Weiser – Avant Garde

Norma Magione Gallery

Via Matteo Pescatore, 17 (zona Piazza Vittorio) – 10124 Torino

Orario: da martedì a sabato ore 15.30-19.30 e su appuntamento

Ingresso libero

Info: tel. +39 0115539231; info@normamangione.com;
www.normamangione.com

[exibart]

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30