Donne, donne, donne, anzi una sola ripetuta in tutte le tele ossessivamente come un tormentone. La prima sensazione, quando entriamo in galleria è che le donne di Giacomo Piussi ci accolgano sì, ma subito invadano la nostra privacy ed entrino nel quotidiano che sentiamo profondamente intimo. Sono molte, tutte uguali, senza identità se non di genere, inespressive, asessuate, così lontane da noi eppure vicinissime perché vivono ed
Colpisce il segno grafico sicuro e particolarmente incisivo. Sembra di assistere ad un lungo piano sequenza in cui la telecamera non cambia mai e segue la linea del personaggio come un percorso ininterrotto e incorruttibile . Poche incertezze nel segno scuro che delimita i piani e le campiture di colore, sia negli interni che negli esterni poveri di elementi paesaggistici. Colpiscono gli animali estremamente semplificati, cavalli, cani che potrebbero essere anche fiere, si assomigliano ed assomigliano alle donne, musi allungati, scarsi particolari, denti radi ma feroci; e uccelli che non volano, non cantano , non amano, solo guardano. Colpiscono i colori squillanti, irreali come i personaggi, ma di grande effetto emozionale. Colpiscono come i dardi di Diana con cane , che l’artista ripropone nella sua rivisitazione purificata della procace e
Gli interni ci appartengono maggiormente, ci raccontano di gesti ordinari e di oggetti comuni che comunque qui comuni non sono perché diventano troppo importanti e determinanti nell’impostazione delle opere. Oggetti domestici, tazze, libri, specchi, vasche da bagno e pettini sono parti integranti delle raffigurazioni, come in Diana che si pettina e nelle due belle tavole in cui vengono riprodotte scene normali, eppure così familiari, di un toelette mattutina in cui la luce del giorno tinge tutto di rosa pastello e le ombre sono lievi, come il corpo e le chiome deterse. Anche le ombre caratterizzano l’opera dell’artista e ne determinano, in alcuni quadri, l’aspetto più bello, come in Effetto notte dove il sonno della fanciulla è profondo come profonde ed importanti sono le sfumature del blu nel notturno che l’avvolge.
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Il sito di Giacomo Piussi
daniela cresti
mostra visitata il 19.X. 2002
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