Il viaggio nella terra che ha dato origine alle arti. Fogli, appunti di block notes sulle pareti della galleria, e foto in bianco e nero. Oltre al grande valore testimoniale, le carte di Gastone Novelli (1925-1968) ci raccontano i lati più intimi del suo approccio al mondo, al suo essere -piuttosto che fare– l’artista. Ed appare subito un talento che sfugge alle tante classificazioni con cui usiamo ordinare l’arte ormai storicizzata.
Tutti i lavori in mostra, per lo più a pastello, matita e penna, sono stati realizzati durante viaggi in Grecia. Sono i mille elementi di un percorso visivo alla scoperta di un luogo, di un paesaggio (ci sono mappe di isole, profili di montagne), ma anche le tappe degli itinerari segnate sui fogli di un block notes, come farebbe un qualsiasi viaggiatore.
E poi ancora, disegni di antichità e particolari di opere antiche viste nei musei, statuine di bronzo, ma anche animali evidentemente ripresi dalla decorazione di anfore e vasi in terracotta. Ed è interessante come, anche nel privato, compaiano le stesse tendenze all’astrazione e alla sintesi che ritroviamo nella sua produzione artistica: ecco quindi simboli elementari come cerchi, quadrati, rettangoli o linee. Ma soprattutto è l’uso della parola, testimoniato da una grafia importante, quasi da lettering, e mai casuale, a rivelarsi fondamentale: è possibile infatti leggere alcune delle riflessioni, a cavallo tra diario personale e poesia visiva.
Sono invece oltre una decina le fotografie in bianco e nero che ritraggono Novelli intento a disegnare nei pressi dei siti archeologici a Creta o di fronte ad un bar mentre chiacchiera con altre persone, oppure in barca con un pesce appena pescato. Interessanti anche le due piccole teche con materiale raccolto −pezzi di rocce, di gusci di pesci, conchiglie e quant’altro− a mo’ di souvenir dei luoghi visitati, forse preludio di un’inedita passione per l’assemblaggio di materiali di raccolta. Che è rimasta forse solo un’idea, come molti dei campi di ricerca appena sondati e lasciati ab origine, causa la morte prematura dell’artista.
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