La PrimoPiano Living Gallery inaugura la nuova stagione con
I Portali Alchemici di
Sonia Giavitto. Una mostra che sin da subito si presenta come un segnale chiaro, lanciato dalla curatrice Dores Saquegna, della volontà di esplorare nuovi scenari dell’arte, legati alla ricerca di un’origine archetipica del processo creativo. Attingendo dall’universo arcano e misterioso di pratiche proto-scientifiche come l’alchimia, miranti a svelare le verità occulte dell’esistenza, l’artista romana ha palesato un bisogno “inconscio” e collettivo di affondare la
realtà negli abissi del principio stesso della Vita, al fine di ritrovarne l’autentica identità. Ritualizzando in un percorso catartico l’elaborazione empirica del prodotto creativo, l’artista espone veri e propri “manufatti esoterici”, seguendo un itinerario ideale della crescita e della conquista del Sé.
Nella serie delle
Case, i piccoli contenitori realizzati in terracotta, come vasi di Pandora, scoprono l’intimità della dimensione domestica in tutta la sua fragilità, nella precarietà del “gioco” sentimentale famigliare che scorre sul doppio filo della tenerezza e della crudeltà. Riprendendo iconograficamente e architettonicamente i modi del primo Quattrocento e rimarcandone le atmosfere con l’uso di tinte cupe associate a pochi tocchi di colori primari, trova piena conferma l’evocazione dell’età dell’oro della ricerca alchemica, associata per antonomasia a quel periodo storico.
Giavitto guarda al passato per ritrovare la “matrice arcana” del Mistero primordiale e, inseguendo sé stessa all’interno della propria spiritualità, connota segni e simboli per una ritualizzazione nel contemporaneo. Per questo tema ricorrente di tanta sua produzione è
Il Portale che assurge a simbolo di trapasso verso la Verità archetipica ed esoterica, che può essere raggiunta
alchemicamente, per mezzo cioè della pratica scientifica associata a quella filosofica e mistica. L’ultima opera è infatti una video-performance dal titolo
I Portali Alchemici, in cui alla sequenza di immagini (realizzate in computer grafica e alternate ad altre attinte dalla realtà) è associata una colonna sonora realizzata in collaborazione di musicisti professionisti e intervallata dalle voci fuori campo di altrettanti attori. Il risultato ha i toni suggestivi di un viaggio nelle profondità dell’animo umano, seguendo un percorso che dagli abissi della Conoscenza assurge al rito della Purificazione e dell’Autocoscienza.