Dal 27 settembre scorso è disponibile online una parte della collezione di papiri del Museo Egizio di Torino, che, con i suoi 700 manoscritti e più di 17mila frammenti, è tra le più importanti del mondo. Si tratta di Turin Papyrus Online Platform (TPOP), una piattaforma online per un database che raccoglie fotografie in alta definizione, descrizioni generali (al momento solo in inglese), traduzioni e traslitterazioni dei papiri ma anche contenuti narrativi e focus storici per i non addetti ai lavori.
I papiri attualmente consultabili vanno dall’Antico Regno (2650-2160 a.C.) al periodo Tolemaico (332-30 d.C.) e sono di varia natura: testi amministrativi, testi letterari, lettere, testi funerari come il Libro dei Morti. Per gli utenti che si registrano sul portale sono al momento disponibili 238 papiri, di cui 218 manoscritti ieratici, 10 papiri con geroglifici corsivi e 10 documenti in greco demotico; liberamente accessibili da chiunque sono invece 54 papiri di cui 34 manoscritti ieratici, 10 con geroglifici corsivi e 10 documenti in greco demotico.
Parte di un più ampio progetto di digitalizzazione degli archivi (in cui è inclusa anche la mostra “Archeologia Invisibile“), il TPOP è in continuo aggiornamento: a breve sarà lanciata la versione in italiano mentre si lavora costantemente per ampliare il numero dei dati disponibili. L’obiettivo finale è infatti di fornire l’accesso pubblico a tutti i papiri del museo, diventando un punto di riferimento fondamentale per la comunità scientifica e per gli appassionati.
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