Dal 10 settembre al 30 ottobre 2022 avrà luogo, con il tema “PASSAGGI / PAESAGGI. Spazio e Tempo nel contemporaneo”, il PARMA 360 Festival della Creatività Contemporanea, diretto da Chiara Canali e Camilla Mineo e dedicato alle più alte manifestazioni di arte visuale e pensiero creativo contemporanee.
Tra le tante opere presentate, protagonista sarà l’installazione corale che vede la collaborazione tra Studio Azzurro, Edoardo Tresoldi e Max Magaldi, pensata appositamente per il festival ed esposta presso il Palazzo del Governatore. ánemos fonde linguaggi espressivi differenti, rivelandosi attraverso la dimensione scultorea di Tresoldi, le videoproiezioni di Studio Azzurro e l’impianto sonoro di Magaldi, creando uno spazio contemplativo, un percorso di ascolto e scoperta dove la percezione del tempo è sospesa.
In concordanza con lo spirito del festival, ánemos è un’opera coinvolgente, partecipativa, il cui scopo è quello di raccontare un fenomeno semplice, l’evoluzione della luce nel paesaggio nel corso di una giornata (l’ánemos, per l’appunto). In tal modo, l’installazione tenta di intercettare la relazione tra uomo e natura trasportandola in una dimensione sospesa, tra reale e virtuale. «ánemos traduce virtualmente gli elementi del paesaggio: le nuvole, un temporale, il suono di una campana, il vento, l’architettura. Una sintesi di archetipi riconoscibili dagli osservatori e dagli ascoltatori perché parte di un immaginario collettivo, attraverso le cui traiettorie mentali tutti possono leggere e ricostruire il proprio paesaggio’», commenta Tresoldi.
Il lavoro di Studio Azzurro, originariamente intitolato Cieli d’Italia, è un grande affresco animato che simula un viaggio lungo un’Italia immaginaria, osservata con gli ‘’occhi in alto’’, un punto di vista che inquadra il mutare del cielo nel corso di una giornata. L’ecosistema sonoro progettato da Magaldi si compone di variazioni sonore, climax e pause ed è in connessione con le immagini. Ciascun visitatore, tramite un apparecchio apposito, può aggiungere e amplificare elementi sonori nello spazio, che, secondo la visione dell’artista, diviene «naturale e organico, un luogo in cui i visitatori possono immergere se stessi secondo la loro natura».
Nel corso del festival, ánemos sarà poi affiancata da mostre parallele: quella fotografica dell’italiano Vito Frangione, che approfondisce l’opera autoriale di Tresoldi ed i block-notes di Studio Azzurro, un racconto dei loro procedimenti artistici. Qui il programma completo di Parma 360.
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