Adelaide Cioni, Five Geometric Songs, Padiglione de l'Esprit Nouveau, Bologna, 2025 - Un progetto di Arte Fiera in collaborazione con Fondazione Furla. Ph. Chiara Francesca Rizzuti - Courtesy l'artista, P420, Bologna, e The Approach, Londra
In occasione della 48esima edizione di ArteFiera Bologna e del ricco programma di ART City 2025, Untitled Association vi accompagna, giorno per giorno, alla scoperta di mostre e iniziative diffuse in tutta la città, tra gallerie, musei e spazi indipendenti, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte.
Dopo la VIP Preview di ieri, apre al pubblico (7-9 febbraio) la 48esima edizione di Arte Fiera, Scena Italia, di cui, nei prossimi giorni, approfondiremo le varie sezioni e alcuni degli eventi del public program. Tra le tappe del nostro itinerario di oggi CUBO museo d’impresa Unipol, Fondazione Collegio Artistico Venturoli e l’Accademia di Belle Arti. Continuiamo, tra porta San Vitale e Palazzo Hercolani, con Atelier Sì e la Fondazione Zucchelli – Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli. Ultima tappa, dietro Piazza dei Tribunali, con la galleria OTTO Gallery Arte Contemporanea.
Dopo aver festeggiato mezzo secolo nel 2024, ArteFiera si rinnova ancora con un’inedita sezione per artisti e gallerie di ricerca, insieme a un programma speciale di ospitalità per i curatori e critici stranieri. Scena Italia è il titolo scelto in sottotraccia per questa edizione rinnovata, a valorizzare l’importanza della complessa stratificazione della scena artistica italiana: gli artisti e le gallerie, il collezionismo e la critica, le istituzioni pubbliche e private, la didattica e l’editoria; e poi ancora il passato novecentesco e il presente di ricerca, i nomi consacrati e quelli emergenti o appena riscoperti. Da queste premesse nascono due iniziative, Prospettiva, una sezione solo su invito dedicata agli artisti di ricerca, e il programma speciale di ospitalità rivolto a direttori di museo e curatori stranieri, spostando lo sguardo di Arte Fiera sempre più oltre i confini nazionali.
Alla Main Section di Arte Fiera, suddivisa come sempre fra arte storicizzata e contemporaneo, si affiancano quattro sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, a cura di Giangavino Pazzola; Pittura XXI, a cura di Davide Ferri; Multipli, dedicata alle opere in edizione, a cura di Alberto Salvadori; la nuova arrivata Prospettiva, dedicata agli artisti emergenti, a cura di Michele D’Aurizio. Accanto alle sezioni curate, ritorna Percorso, ovvero un itinerario il cui filo conduttore quest’anno è l’idea di “Comunità”, a collegare un certo numero di stand della Main Section e delle sezioni curate.
Untitled Association partecipa alla 48esima edizione di Arte Fiera Bologna con il progetto di Numero Cromatico, Un altro scenario, disseminando in varie zone della città di Bologna alcuni banner pubblicitari. Un altro scenario nasce da Somnium – Un dispositivo per condividere l’esperienza dei sogni, il progetto che Numero Cromatico ha sviluppato a partire dal 2022 e caratterizzato da fasi interconnesse: la genesi di opere realizzate per stimolare l’attività onirica, declinate su diversi supporti; il coinvolgimento attivo del pubblico mediante la distribuzione gratuita di dispositivi finalizzati all’induzione del ricordo delle esperienze oniriche; la produzione di antologie letterarie fondati sulla raccolta delle narrazioni dei sogni.
Raccogliendo e analizzando il materiale letterario prodotto dal pubblico partecipante, il progetto genera antologie, archivi, e opere, aprendo a riflessioni di natura psicologica, sociologica e letteraria sul potere evocativo del linguaggio poetico e sulla dimensione collettiva dell’esperienza onirica. In fiera invece, all’interno dello stand di Untitled Association, saranno presenti stampe su carta con poesie e frammenti di sogni.
Ci spostiamo ora in piazza Vieira De Melio per raggiungere CUBO museo d’impresa Unipol. Nell’ambito di Art City Bologna, per l’ottava edizione di das dialoghi artistici sperimentali, la rassegna trasversale dedicata al dialogo sui temi della contemporaneità, CUBO inaugura UNA, DOPPIA, COLLETTIVA, progetto curato da Federica Patti e Claudio Musso, con le artiste Auriea Harvey, LaTurbo Avedon, Kamilia Kard, Mara Oscar Cassiani. La mostra indaga l’identità come un equilibrio tra unità (UNA), complessità (DOPPIA) e relazione (COLLETTIVA), offrendo uno spazio di riflessione sull’interazione tra sé e gli altri nell’universo digitale. La mostra è accompagnata da una serie di appuntamenti, tra cui quello di sabato 8 febbraio, alle ore 21:30, in occasione della art city white night, con il concerto del duo Bono e Burattini, una raccolta di canzoni che oscillando tra paesaggi sonori e architetture ritmiche psichedeliche.
Imperdibile è, inoltre, il programma di azioni dal vivo, curato da Bruna Roccasalva, Direttrice artistica della Fondazione Furla, presso il Padiglione de l’Esprit Nouveau in Piazza della Costituzione 11, giunto al terzo anno. Protagonista della nuova edizione è Adelaide Cioni che presenta Five Geometric Songs (2025), un ambizioso intervento performativo in cui motivi geometrici astratti diventano la visualizzazione di un ritmo nello spazio attraverso cinque costumi disegnati dall’artista e animati da altrettanti danzatori, su musiche originali composte da Dom Bouffard.
Prendendo le mosse da una riflessione sul pattern come linguaggio universale, Cioni rielabora queste forme originarie e le trasforma in un linguaggio vivo, capace di unire corpo, musica e spazio in un’esperienza sinestetica e partecipativa. Venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 febbraio, lo spazio rimarrà aperto al pubblico fino alle ore 16. Le performance sono previste nei seguenti giorni e orari: oggi, 7 febbraio, alle 11 e alle 12; sabato 8 e domenica 9 febbraio, alle 11, alle 12 e alle 13.
Ci spostiamo ora in via Centotrecento per raggiungere Fondazione Collegio Artistico Venturoli, e poi dirigerci all’Accademia di Belle Arti.
La Fondazione Collegio Artistico Venturoli inaugura la collettiva La finestra sul cortile, a cura di Veronica Camastra, Diana Cava, Andrea Di Natale e Blu Renzini. Nata in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna – Dipartimento di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico, la mostra ha come referenti Marinella Paderni e Sissi Daniela Olivieri. Le quattro curatrici, studentesse del Dipartimento di Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, attraverso le opere delle artiste e degli artisti attualmente in residenza presso il Collegio Venturoli, hanno ridefinito il cortile dello storico edificio bolognese rendendolo un elemento vivo e pulsante. Come per l’omonimo film di Hitchcock, le opere di Nicola Bizzarri, Federico Falanga, Chiara Innocenti Sedili, Elena Vignoli e Aurora Vinci, affrontano il tema dello spazio, fulcro di un dialogo tra interno ed esterno, tra personale e collettivo.
In occasione dell’opening, alle 18:30, si svolge la performance L’onirica di Elena Vignoli (proposta di nuovo sabato 8 febbraio, alle 18 e alle 21, e domenica 9 febbraio, alle 16). Negli stessi giorni, e fino al 9 febbraio, la Fondazione Collegio Artistico Venturoli presenta inoltre l’opera The Following Days di Paolo Chiasera, artista in residenza del Collegio nel 2003.
Poco distante, segnaliamo presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nell’ambito della ABABO Art Week 2025, oltre alla mostra diffusa ABABO Open Show e alla mostra dei finalisti della sesta edizione dello Young Art Award, il premio promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, la decima edizione della Giornata di Studio sul restauro del Contemporaneo, in collaborazione con IGIIC – Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation. La giornata, dal titolo Pratiche artistiche e alterazioni dei materiali, si svolgerà in Aula Teatro e vedrà confrontarsi curatori, restauratori, artisti e studiosi afferenti al settore.
Ci spostiamo ora tra Porta San Vitale e Palazzo Hercolani per le prossime due tappe: Atelier Sì e Fondazione Zucchelli – Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli.
The city is no longer di Nazario Zambaldi, da Atelier Sì, in collaborazione con Open Project e BOOming Contemporary Art Show, inaugura alle 18.00, accompagnato dal talk La fine della città con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi (Ateliersi), Manuel Orazi, Giulia Cantaluppi, Francesco Conserva. L’intervento prosegue il progetto Polis – basato sul testo originale Plot your city: the city is no longer, we can leave the theater now del drammaturgo belga Paul Pourveur. L’installazione consiste di un “quadro” nella vetrina davanti all’Atelier Sì che funge da finestra sugli altri spazi della città risignificati attraverso alcune tracce sonore – collocate in vari luoghi delle città, come l’ex chiesa delle mura tra Porta Lame e Porta San Felice (sede di Open Project) e Palazzo Isolani all’ingresso di BOOMing Contemporary Art Show, attivabili da QR code e pensate per disegnare geografie di solitudine, oblio, consumo.
Sempre alle 18 inaugura presso il Giardino Zu.Art la collettiva Dietro tutte le cose, mostra dei vincitori e delle vincitrici del Concorso Zucchelli 2024, a cura del collettivo Parsec. Il titolo della mostra, ispirato alla poesia Aver Paura di una casa vuota di Mariangela Gualtieri, evoca un luogo familiare e al tempo stesso inquietante; la casa è contemporaneamente rifugio e luogo sconosciuto. Le opere di Marco Mandorlini, Giacomo Mallardo, Alessandro Aprile, Alice Risaliti, Angelica Diacci, Gloria Franzin, Federico Grilli, Alice Ricci, Ismaele Soraperra e Mengfan Wang si pongono come tracce di un’esperienza affettiva che si radica in archetipi e istinti condivisi, per plasmare il nostro rapporto con il mondo.
A partire da qui, il progetto prosegue negli spazi di ArteFiera, presso lo stand di Fondazione Zucchelli, dove il dialogo tra le artiste e gli artisti si concentra sul potenziale narrativo del frammento, sulla soglia che separa e unisce, sulla tensione tra luce e ombra. L’esposizione è parte del programma OFF di ABABO Art Week.
Fondazione Zucchelli ospita inoltre l’opera Phone User 2 di Judith Hopf, in Porta San Vitale, all’interno dello Special Program 2025 di ART CIty Bologna, Le porte della città, a cura di Caterina Molteni. Con un linguaggio comico mutuato dalla slapstick comedy, l’intervento affronta amare consapevolezze politiche e sociali, per porsi come un invito a cambiare passo, a fermarsi e a guardare intorno.
Ultima tappa da OTTO Gallery Arte Contemporanea per la doppia personale Small Monuments and Archisculpture di Per Barclay e Urs Lüthi. I due si confrontano sul tema dello spazio, interiore e architettonico, attraverso opere scultoree di piccolo formato. I linguaggi personali e le ricerche artistiche differenti indagano, a partire da punti di vista dissonanti ma di pari profondità, la condizione umana.
Arte Fiera 48
Bologna Fiere Piazza Costituzione, 5
@artefiera_bologna
07.02 > 09.02.2025
Padiglione de l’Esprit Nouveau
Piazza della Costituzione 11
fondazionefurla.org
Five Geometric Songs
Adelaide Cioni
a cura di Bruna Roccasalva
Promosso da BolognaFiere in collaborazione con Fondazione Furla
6.02 > 9.02.2025
Performance:
Venerdì 7 febbraio, h. 11 e 12
Sabato 8 e domenica 9 febbraio, h. 11, 12 e 13
CUBO museo d’impresa Unipol
Piazza Vieira De Mello, 3-5
+39 0515076060
@cubounipol das.08
UNA, DOPPIA, COLLETTIVA. L’identità al tempo del Metaverso
LaTurbo Avedon, Auriea Harvey, Kamilia Kard e Mara Oscar Cassiani
group show
a cura di Federica Patti e Claudio Musso
07.02 > 31.05.2025
Fondazione Collegio Artistico Venturoli
Via Centotrecento, 4
+39 051234866
fondazionecollegioventuroli.org
@collegioi_venturoli
La finestra sul cortile
Group show
a cura di Veronica Camastra, Diana Cava, Andrea Di Natale, Blu Renzini
07.02 > 09.02.2025
The Following Days
Paolo Chiasera
07.02 > 09.02.2025
Accademia di Belle Arti di Bologna
Via delle Belle Arti, 54
+39 0514226411
@ababologna
Giornata di studio sul restauro del Contemporaneo X giornata di Studio sul Contemporaneo
in collaborazione con IGIIC
07.02.2024
Young Art Award Group show
07.02 > 09.02.2025
Ateliersi
Via San Vitale, 69
@si.ateliersi
The city is no longer
Nazario Zambaldi
in collaborazione con Open Project and BOOMing Contemporary Art Show
06.02 > 16.02.2025
Fondazione Zucchelli – Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli
+39 0515870606
@fondazionezucchelli
at Zu.Art giardino delle arti
Dietro tutte le cose #2
Group show
a cura di Parsec
07.02 > 31.07.2025
Le Porte della città – Phone User 2
Judith Hopf
a cura di Caterina Molteni
06.02 > 16.02.2025
a Arte Fiera 48 – Hall 26, booth B98
Dietro tutte le cose #1
Group show
a cura di Parsec
07.02 > 09.02.2025
OTTO Gallery Arte Contemporanea
Via Massimo D’Azeglio, 55
+39 0516449845
+39 3357143209
@otto_gallery
Small Monuments and Archisculpture
Per Barclay, Urs Lüthi
07.02 > 30.04.2025
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