Dieci anni fa, ispirato dal suo gatto Marty, il giovane Chris Torres creava quest’animazione poi diventata virale: un gatto grigio, dal corpo simile a un biscotto, che su uno sfondo blu lascia dietro di sé una scia di arcobaleno. La settimana scorsa, la gif di Nyan Cat è stata la protagonista di un’asta che ha registrato la vendita per oltre 400mila dollari.
Da qualche anno, il genere della crypto art ha cominciato a farsi spazio nel mondo dell’arte. Già nel 2018 a Parigi il connubio arte e criptovalute aveva dato vita a un progetto espositivo: Bitcoin Art (r)evolution. Quindi, l’arte applicata alla criptovaluta o viceversa. Questo sistema rende semplice agli artisti la monetizzazione delle proprie opere. Allo stesso tempo, è altrettanto semplice accedere all’acquisto, in un contesto di valori fluttuanti che caratterizzano la criptovaluta così come le opere d’arte in questione.
Foundation è la piattaforma sulla quale si è svolta l’asta per il Nyan Cat di Chris Torres, una galleria d’arte digitale. L’acquirente anonimo si è aggiudicato l’opera per 300 Ethereum, che alla vendita equivalevano a quasi 500mila dollari. Però, date le fluttuazioni della criptovaluta stiamo parlando di un valore che non rimane sempre uguale.
La crypto art è strettamente legata alla tecnologia della blockchain, prima della quale immagini e animazioni digitali non erano collezionabili. Funziona così: ogni opera viene firmata con un non-fungible token (NFT), ossia una sequenza cifrata unica che equivale alla firma dell’artista. Il miglior offerente che acquista l’opera entra in possesso di un’opera digitale, o meglio di un token unico di un’opera che rimane comunque riproducibile all’infinito e sempre visibile a tutti. Proprietà intellettuale e copyright rimangono all’artista.
Da qualche anno, diverse sono le piattaforme online da cui è possibile acquistare queste opere digitali: SuperRare e NiftyGateway, per esempio. Piattaforme che, a differenza di altre tradizionali modalità di vendita e acquisto, permettono agli artisti di condividere e vendere le loro opere in maniera più diretta. Anche la più grande e antica casa d’aste al mondo ha voluto entrare nel merito: poco tempo fa, Christie’s ha messo in vendita un collage digitale dell’artista Beeple.
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