La misura di un orizzonte sensibile. Ritratto di Paolo Brodbeck Ăš il titolo della mostra curata da Gianluca Collica in cui sono riunite alcune tra le opere piĂč sensibili e raffinate della collezione di Paolo Brodbeck. Attualmente esposta nella peculiare galleria a tre livelli della Fondazione OELLE Mediterraneo Antico di Aci Castello (CT) â capitanata da unâinstancabile Ornella Laneri, promotrice del progetto Collezione in Fondazione, oggi arrivato alla sua terza edizione â la mostra intende proporre una modalitĂ di coinvolgimento dei collezionisti, chiamati a raccontare ciĂČ che conduce alla costruzione di una collezione dâarte, attraverso la propria storia e le proprie opere.
In mostra sono presenti nomi importanti, artisti che hanno segnato il volto della storia dellâarte contemporanea nazionale e internazionale, a testimoniare lâattenzione scientifica di Paolo Brodbeck nei riguardi dellâarte tutta. PiĂč di 30 le opere in esposizione, provenienti dalla collezione, di autori come Federico Baronello, Luciano Bartolini, Daniel Buren, Pedro Cabrita Reis, Barbara Cammarata, Alberto Garutti (i cui Orizzonti suggeriscono il titolo di questa mostra fatta di raffinata essenzialitĂ e sensibilitĂ pura), Luigi Ghirri, Piero Guccione, Renato Guttuso, TamĂĄs KaszĂĄs, Esther KlĂ€s, Jannis Kounellis, Kate Levant, Urs LĂŒthi, Carmelo Nicosia, Paolo Parisi, Fausto Pirandello, Alfredo Pirri, Jan Vercruysse, Lawrence Weiner, Erwin Wurm, Viola Yesiltaç e Marco Maria Zanin.
«Io ritengo che collezionare voglia dire, in qualche modo, custodire, prendersi cura di qualcosa, come ci si prende cura di qualcuno». CosĂŹ Paolo Brodbeck durante una conversazione poco dopo lâapertura della mostra, ha definito la pratica del collezionista, individuando un progetto sensibile alla base della collezione.
Ă proprio questa sensibilitĂ âdâaltri tempiâ, utilizzando le parole del curatore, che permette di rintracciare lâemozione al di lĂ dello sguardo, quella fitta dâamore allo stomaco che spinge a custodire, a proteggere, ciĂČ che si ama di piĂč al mondo, fuori da qualsiasi schema di mercato.
«In me prevale principalmente il piacere di vivere e partecipare allâarte contemporanea con un agire vero, radicato nel quotidiano». Evidenziando un impegno progettuale e quotidiano, Brodbeck mette in mostra, tramite opere assolute, il volto piĂč puro del collezionista, in grado di attraversare le superfici, arrivare agli artisti con cui instaura rapporti importanti e con i quali condivide un pathos del tutto sacro, per lâappunto da custodire. Cosâaltro serve per confermare a chi associa esclusivamente il collezionista allâandamento del mercato, che lâarte prima di tutto smuove emozioni?
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