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Il Campo di grano con volo di corvi non è l’ultimo dipinto di Vincent van Gogh

di - 3 Marzo 2019
Nell’ultimo film su Vincent van Gogh, Sulla soglia dell’eternità, di Julian Schnabel, si lascia intendere che l’ultimo dipinto realizzato dal pittore olandese sia Campo di grano con volo di corvi, del 1890. Questa convinzione è ormai radicata da tempo nella cultura popolare, come si può leggere anche nel romanzo degli anni ‘30 di Irving Stone sull’artista, che racconta il suicidio di van Gogh un giorno dopo aver compiuto l’opera. Il soggetto della tela con i merli che infestano il cielo scuro sembra essere più che inerente a un quadro pre morte.
Tuttavia, gli studiosi del Museo Van Gogh di Amsterdam hanno sfatato il mito e, partendo dalla considerazione secondo la quale il grande artista non lasciava mai incompleto un suo lavoro, sono arrivati a restringere il campo ai soli due dipinti degli ultimi giorni dell’artista non finiti: Radici d’albero e Fattorie vicino Auvers. I ricercatori del museo hanno anche potuto limitare la portata della loro indagine affidandosi alle parole di Andries Bonger, fratello della moglie di Theo van Gogh che, nel 1891, presentò Fattorie vicino Auvers al Salon des Indépendants come ultimo schizzo.
Tuttavia, Bonger ha descritto un dipinto diverso su un giornale solo due anni dopo, dicendo che “la mattina prima della sua morte, van Gogh aveva dipinto un sottobosco pieno di sole e vita”, descrizione che si adatta perfettamente alla tela delle radici, inondate da una luce dorata. Inoltre, gli studi hanno sottolineato come i dipinti dell’artista olandese diventassero sempre più astratti con l’avanzare della sua instabilità mentale.
Tutto ciò sembra indicare come ultimo vincitore Radici d’albero, essendo una composizione molto più astratta rispetto agli altri due quadri. Sarà sicuramente difficile sradicare un’idea ormai sedimentata ma ne vale la pena, a supporto della grande ricerca che è stata fatta. (Adele Menna)

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