Quando si pensa al cibo, spesso lo si pensa solo ed esclusivamente come fonte primaria di sostentamento del nostro corpo, e della nostra mente. Possiamo avere modalità diverse di interagire con il cibo, possiamo avere pareri differenti su cosa sia cibo e cosa no, possiamo avere diversi codici culturali e comportamentali a riguardo, ma una cosa ci accomuna: il racconto del genere umano che passa anche attraverso la propria alimentazione. Stessa cosa accade nella storia dell’arte, in cui il cibo è un elemento presente fin dai tempi più antichi ed è stato declinato in milioni di modi e concetti a sottolinearne l’importanza.
Sono queste le premesse e le motivazioni che hanno portato alla realizzazione della fotografica a Verona presso Eataly Art House – E.ART.H. curata da Walter Guadagni in collaborazione con Costanza Vilizzi, dal titolo: “Photo&Food”, in corso fino al 17 settembre 2023. Una mostra che parla dei cambiamenti delle persone, delle società, delle comunità e del mito attraverso il cibo, partendo dal Dopoguerra fino a oggi, grazie all’immenso archivio di Magnum Photos, con gli scatti di grandi fotografi internazionali quali Elliott Erwitt, Inge Morath, Martin Parr, George Rodger, David Seymour, René Burri, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ara Güler, Philippe Halsman, Thomas Hoepker, David Hurn, Elliott Landy e altri. La mostra è divisa in cinque sezioni: “Dalla Guerra al boom”, “Il cibo delle star”, “Dal produttore al consumatore”, “Cibo estremo” e “La tavola sacra”, dove attraverso una bellissima selezione di fotografie si può entrare in contatto non solo con i vari titoli delle sezioni che raccontano il proprio tempo, ma anche con un mondo che non esiste più che è cambiato per certi aspetti, evoluto, ma anche quant’argomento cibo in chiave occidentale sia stato imposto a certe realtà, a certi paesi, certi marchi ed i loro prodotti.
Tra le opere più rilevanti in mostra, la serie fotografica di Ferdinando Scianna che racconta la preparazione del concentrato di pomodoro in Sicilia, oppure l’arrivo della Pepsi in Iran, i Beatles, Marylin Monroe, Mohamed Alì. Un carosello di immagini dove troviamo i miti della musica, della politica, dello sport, dell’arte e della pubblicità, costantemente accomunati da cibi o bevande. Un plauso va anche all’allestimento della mostra, che procede per sezioni tematiche e mette in risalto l’evoluzione cromatica del mezzo fotografico dal dopo guerra ad i giorni nostri: dal bianco e nero della foto in grande scala di Marilyn Monroe posta all’inizio del percorso, agli scatti colorati dei giorni nostri alla fine, una rassegna di qualità che ci permette di riflettere su un tema quotidiano da un punto di vista inedito.
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