Categorie: Giro del mondo

Phil Collins e il club | nella vecchia caserma

di - 3 Marzo 2018
Intitolato “Bring Down The Walls”, il progetto dell’artista britannico Phil Collins in collaborazione con The Fortune Society, un’organizzazione senza scopo di lucro che assiste i carcerati, è la mostra di punta della prossima primavera di “Creative Time”, associazione newyorchese che si occupa di arte pubblica. L’appuntamento, che si svolgerà i fine settimana di maggio, avrà sede alla Firehouse, Engine Company 31, una ex caserma di pompieri nel centro di New York. Di giorno la struttura fungerà da sede per la programmazione diurna, tra cui conferenze, discussioni e lezioni. Di notte si trasformerà in una discoteca vera e propria, con musica elettronica e house.
Una parte importante per Collins (nominato al Turner Prize), che è cresciuto nell’Inghilterra occidentale, e che da studente ogni sera finiva nei club di Manchester e nelle città vicine come Warrington, Blackpool e Liverpool.
“La House è, per me, sempre stata una cultura e una modalità di resistenza. Il governo americano ha perseguito politiche di giustizia che hanno portato ad un aumento esponenziale della carcerazione di massa e un impatto devastante sulle comunità afro-americane e latine in particolare, specialmente nei grandi centri urbani. Ciò si è intensificato negli anni ’80 e, a mio parere, c’è una sovrapposizione cronologica tra l’avvento di quella abitudine, in quel periodo, e l’emergere di una nuova musica dance proveniente, da Chicago, Detroit e New York, dalla stessa disaffezionata comunità colpite da politiche regressive come la guerra alla droga e le leggi dei tre colpi. Con la house si sono superate le divisioni di razza, classe, genere e sessualità, e ha offerto un rifugio, un sollievo temporaneo dalle realtà della vita sotto assedio dalla crociata conservatrice”. E insieme alla vera disco nella ex caserma “Bring Down The Walls”, porterà con se anche un album di cover di pezzi house classici suonati da gruppi e cantanti che sono stati incarcerati. Creative Time pubblicherà l’LP a maggio con il lancio della programmazione. I brani dell’album saranno accompagnati da una serie di cortometraggi, ognuno dei quali con i musicisti presenti, e girati intorno a New York City. Oltre 100 persone e organizzazioni sono state chiamate in causa, ma per i dettagli bisognerà aspettare la primavera.
Fonte: Artnet

Articoli recenti

  • Mostre

Robert Indiana a Venezia: Il Dolce Mistero dell’arte e dell’identità americana

Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…

29 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19
  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10