Qualcuno lo ha definito, con facile assonanza, il maestro dei mostri: dieci film con strane creature come protagonisti, l’ultimo, The Shape of Water, vincitore quest’anno del Leone d’Oro a Venezia, gli sono valsi il favore della critica e del pubblico, oltre che una mostra in procinto di apertura all’Art Gallery of Ontario di Toronto. Guillermo Del Toro, l’acclamato regista i cui lavori sono ormai entrati nel culto, sarà infatti celebrato in uno degli spazi d’arte più importanti del Canada in una esposizione molto curiosa dedicata alla sua creatività e alla sua fantasia. Obiettivo, cercare di svelare e interpretare le suggestioni che ispirano la narrativa di ogni film di Del Toro, la cui trama è sempre incentrata sulla storia di una creatura immaginaria, ma fortemente metaforica del genere umano.
All’AGO di Toronto è stata ricostruita una parte della fantastica casa che il regista possiede a Los Angeles – proprio accanto alla sua abitazione – la Bleak House, il suo paradiso creativo, pieno di opere d’arte, libri, oggetti evocativi, statue e riproduzioni dei protagonisti immaginari dei film. Attraverso la ricostruzione di un ambiente capace di richiamare sogni ed emozioni, paure e aspirazioni, simboli e speranze dei nostri tempi, l’obiettivo della mostra è esplorare la creatività di un regista che cogliendo influssi di estetiche passate, dal medioevo all’era Vittoriana, è lucido interprete del nostro tempo, portatore di messaggi sociali e politici, come nell’ultimo film, che inscena la decadenza degli anni Sessanta, per parlare del presente.
«Questa mostra raduna una piccola parte delle cose che mi hanno emozionato, ispirato e consolato, nel tragitto attraverso la mia vita. È un campione devoto dell’enorme amore che mi è servito per creare, mantenere e amare i mostri nelle nostre vite», ha spiegato Del Toro, che a Toronto è di casa. Non solo per la partecipazione all’International Film Festival, ma per il fatto che sono ben quattro i film – ultimo compreso – girati nella Great Toronto Area, nella città di Hamilton, un set permanente, dotato di studi e di una fiorente industria che supporta il cinema, al punto da essere una delle location più apprezzate nel Nord America da molti celebri cineasti.
“Guillermo del Toro: At Home with Monsters”, è stata organizzata per temi, a cominciare dalle visioni sulla fanciullezza e l’innocenza nell’era vittoriana, epoca che l’ha molto influenzato, e poi la morte e il dopovita, la magia, l’occultismo, l’alchimia, Frankenstein e l’horror, i mostri. La conclusione è dedicata ai fumetti e alla cultura pop, altro “mito” della narrativa di Del Toro. Definita dai curatori dell’AGO una delle mostre più coinvolgenti, sarà aperta dal 30 settembre al 7 gennaio 2018. (Anna Gorini)