Il nuovo ambizioso progetto editoriale Mercurio rappresenta il limen oltre il quale nessuno si arrischia: fondata da Tiziano Cancelli insieme a Matteo Trevisani, Antonio Sunseri, Leonardo Ducros, Simone Caltabellota e Francesco Pedicini, la casa editrice mira a risvegliare la partecipazione attiva del lettore, scomodandolo dalla sua zona di comfort, guidandolo in una “terra di mezzo” che non vuole essere un nuovo mondo, bensì uno spazio inconscio, sempre esistito e sempre accantonato. Il genere letterario, in Mercurio, non è identificabile in una categoria precisa. Esso diventa la “soglia” che Mercurio si propone di oltrepassare attraverso il lettore che, a sua volta, prenderà coscienza dei residui che porterà con sé al termine del percorso di lettura.
Il progetto promuove un grintoso obiettivo culturale, atto a riavvicinare il pubblico alla lettura nella sua essenza più intima e coinvolgente. I fondatori della casa editrice si avvalgono di espedienti per incrementare la buona abitudine della lettura soprattutto nei giovanissimi, da diffusioni social a box contenenti talismani, candele e inviti personalizzati.
Saranno nove le pubblicazioni calendarizzate nel corso del 2024, di autori perlopiù anglosassoni ed esordienti, che daranno voce a romanzi intrisi di dualismo: ragione e istinto, passato e contemporaneità, leggenda e attualità, vita e morte, manifesto e inconscio, magia e disillusione.
La nuova casa editrice indaga il rapporto del lettore con la lettura stessa, l’impatto che questa ha nella sua vita, la forza della passione che muove il lettore ad allontanarsi dalla propria realtà per lasciarsi trasportare nel mondo immaginario della lettura e lì connettersi con le emozioni più recondite. Mercurio si presenta come un incantesimo, atto a risvegliare la magia arenata sui fondali dell’Io, dando voce ai timori più indomabili, spesso soffocati, in favore di una realtà sempre più superficiale e silenziosa, alla quale non si pongono più domande.
La veste grafica della casa editrice riflette l’unicità del progetto editoriale. L’art director Francesca Pignataro ha compiuto delle scelte stilistiche ben precise relative al logo, alla font, alla copertina dei romanzi. Mercurio vuole essere apertura, ospitalità, via d’accesso. Ecco perché il logo non è stato collocato in fondo alla copertina, bensì centrale a destra, a simboleggiare il pomello di una porta che si deve varcare.
Ancora, il logo riprende la M di Mercurio, con due semicerchi rivolti verso l’esterno a figurare due volti vicini, uno di fronte l’altro, simbolo di vicinanza, empatia, familiarità. Gli esterni curvi ricordano due mezze lune dalle punte aperte, in segno di accoglienza, apertura, ospitalità. La parte inferiore del logo stilizza un pipistrello e il colore nero regna su Mercurio: tutti elementi che sposano i concetti di fantastico, magico e incantesimo, dai quali sorge il progetto editoriale.
La nuova casa editrice dà vita ad una dimensione capace di «Ribellarsi al disincanto di un mondo morente che ci vuole soli e incapaci di emozionarci».
Nel corso del 2024 verranno pubblicati nove libri il cui genere letterario sarà difficilmente identificabile. Le prime tre uscite di maggio sono Maeve, l’esordio gore, violento e scioccante della scrittrice americana Cj Leede, Vorrei essere qui, di M. John Harrison, l’anti-memoir di uno dei più grandi esponenti della New Wave letteraria, e L’altra valle, primo romanzo di Scott Alexander Howard, un originale coming of age con elementi fantasy e fantascientifici.
Nei mesi successivi arriveranno Città che ride, esordio di Temim Frutcher – un racconto intergenerazionale di quattro donne, intriso di elementi folkloristici yiddish, queer e spirituali – e Alla gola di Henry Hoke, mito moderno e antispecista che segue la storia di un puma in fuga da e verso l’essere umano. Saranno seguiti da Paradiso terrestre di Laura van der Berg, romanzo con protagonista una ghostwriter che si ritrova al centro di una serie di eventi inquietanti fra sparizioni di persone e misteriose app per meditare.
In autunno Mercurio pubblicherà il suo titolo di punta, l’attesissimo primo romanzo dell’autrice finalista al Premio Pulitzer Kelly Link, Book of Love, indicato dal New York Times tra i libri più attesi del 2024.
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