Categorie: Mostre

Non solo igloo. La materia secondo Mario Merz in una mostra a Torino

di - 19 Luglio 2024

Il punto di partenza della mostra è uno dei più eleganti igloo di Mario Merz, Senza titolo (foglie d’oro), datato 1997. Rivestito di materiale semplice ma decorato con foglie d’oro, risplende al centro della sala luminosa emanando riflessi aurei. Intorno all’installazione si libera una serie di opere allestite sulle pareti, alcune di queste inedite. Serve alzare gli occhi al cielo, in un gesto di leggerezza, per osservare tutti i lavori della sala, tecniche miste, inchiostri e pastelli su carta.

Mario Merz, Qualcosa che toglie il peso, veduta della mostra, In primo piano:Quattro tavole in forma di foglie di magnolia, 1985, Cera d’api e tecnica mista su 16 tavoli in acciaio saldato, Courtesy Fondazione Merz

Il fulcro della mostra è la grande opera Quattro tavoli in forma di foglie di magnolia (1985), lasciata in prestito dalla Galleria Sperone Westwater e Leo Castelli, realizzata in occasione della storica personale a New York. Quattro tavoli dalle forme organiche sono interamente ricoperti di cera d’api, altri oggetti sono fusi all’interno della superficie. L’installazione abita armoniosamente la seconda sala espositiva occupando quasi 20 metri di lunghezza.

Mario Merz, Quattro tavole in forma di foglie di magnolia, 1985 (dettaglio), Cera d’api e tecnica mista su 16 tavoli in acciaio saldato, Courtesy Fondazione Merz

I tavoli diventano veicolo della filosofia di Mario Merz in quanto beni essenziali di sostentamento e strumenti di condivisione: ideati sotto forma di foglia dall’andamento cuneiforme, rappresentano il movimento che Merz definiva come «il sollevarsi della materia su se stessa». Inoltre sono ricoperti di un materiale organico prodotto da animali che nella loro semplicità sono fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema. All’interno della cera sono distribuiti svariati oggetti che simboleggiano il passaggio del tempo, incastonati nello spazio, divenendo proiezioni interiori del suo pensiero.

Mario Merz, Qualcosa che toglie il peso, veduta della mostra, Courtesy Fondazione Merz

L’attenzione che Merz dedica alla natura, autonoma all’interno di una struttura sociale complessa, crea un habitat di animali selvaggi che diventano specchio di una libertà interiore. La stessa frase che dà il titolo alla mostra Qualcosa ti toglie il peso, fino al 6 ottobre 2024, è presa da uno scritto di Mario Merz. Partendo dal pensiero dell’antropologo Claude Lévi-Strauss, si lega alla necessità di individuare la propria natura profonda per svelare le fondamenta del pensiero umano.

Mario Merz. Qualcosa che toglie il peso, veduta della mostra, In primo piano:Quattro tavole in forma di foglie di magnolia, 1985, Cera d’api e tecnica mista su 16 tavoli in acciaio saldato, Courtesy Fondazione Merz

«L’igloo è un grande cerchio dentro al quale io posso lavorare» afferma Mario Merz in una conversazione con il curatore Harald Szeemann, ripresa nel 1985 a Zurigo e riprodotta in una delle sale della fondazione. Attraverso le sue parole e il suo lavoro, il grande artista torinese invita ognuno di noi a trovare il proprio luogo zen cercando di raggiungere un senso di leggerezza e libertà.

Mario Merz, Pterodattilo, 1985, Matita, pastello, inchiostro, vernice su carta, Courtesy Fondazione Merz

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Una California da mordere: Ed Ruscha crea una barretta di cioccolato in edizione limitata

Il maestro del pop Ed Ruscha reinterpreta uno dei paesaggi simbolo del suo immaginario trasformandolo in una tavoletta di cioccolato…

23 Dicembre 2025 18:30
  • Fotografia

Margaret Bourke-White, creatrice di icone: la mostra a Reggio Emilia

Ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, un percorso affascinante che attraversa il lavoro della grande fotografa Margaret Bourke-White:…

23 Dicembre 2025 15:30
  • Progetti e iniziative

Quasi vero, quando l’opera non è pronta: il progetto di Studio Cervo

A Napoli, Studio Cervo apre le sue porte di laboratorio d’artista e invita sette autori a interagire con i propri…

23 Dicembre 2025 13:30
  • Attualità

Un anno di arte e cultura: le notizie che hanno segnato il 2025

Ripercorriamo insieme l'anno 2025 attraverso i fatti più significativi. Tra nomine, riforme, mostre, proteste e dinamiche internazionali che hanno inciso…

23 Dicembre 2025 13:00
  • Mostre

45 opere per attraversare gli snodi della storia dell’arte, da Signorelli a Burri

Le svolte della storia dell'arte, dal Trecento ai giorni nostri, attraverso 45 opere selezionate dalla collezione della Fondazione Carit: la…

23 Dicembre 2025 12:30
  • Musei

Quattro artiste per il 2026 del MACTE di Termoli: le mostre in programma

Zehra Doğan, Silvia Mariotti, Ingrid Hora ed Elisa Giardina Papa sono le quattro artiste che animeranno la programmazione 2026 del…

23 Dicembre 2025 11:30