Finora
avete stampato libri molto diversi fra loro, senza alcuna âcontinuitĂ â grafica.
Non credi che possa essere un problema dal punto di vista della visibilitĂ ?
La
âfedeltĂ â a un artista si è tradotta inevitabilmente, e felicemente, in una
molteplicitĂ di vesti editoriali, che non crediamo abbiano leso la nostra
visibilitĂ ma, al contrario, dichiarano i nostri intenti: dialogo aperto con
gli artisti, progetto scientifico di respiro internazionale e, che non guasta,
accattivante rapporto qualitĂ -prezzo. Le Edizioni MAMbo sono appena nate, per
questo siamo in una fase di sperimentazione dalla quale non è detto che non
possano nascere collane o filoni tematici e monografici con una precisa
caratterizzazione grafica e di contenuti.
Ricapitoliamo
i âfiloniâ che sinora avete sperimentato. Innanzitutto la serie degli instant
book,
prima con Penone e in questi giorni con Zorio. Mi è parsa unâidea assai
democratica, come dâaltronde capita in molti altri paesi: un catalogo ridotto e
alla portata dâogni tascaâŚ
anche a noi una buona idea quella di fornire al visitatore uno strumento agile
per accostarsi a un artista attraverso le sue stesse parole. La risposta del
pubblico alla prima edizione, uscita in occasione della mostra di Penone, ci ha
incoraggiato a continuare su questa strada anche con Gilberto Zorio. Lâinstant
book fonde la
funzione esplicativa della brochure con un accurato apparato iconografico, il
tutto racchiuso in un âoggettoâ unico e allo stesso tempo popolare.
Ci
sono poi i cataloghi propriamente detti, come quello di Seth Price. Ma anche
progetti che assomigliano molto piĂš a libri dâartista, come il cofanetto che
contiene tre volumi di Luigi Ontani. Anche in questo caso il prezzo è rimasto
quasi incredibilmente basso, pur trattandosi di unâopera tipograficamente
complessa. à il primo di una serie di esperimenti di questo genere oppure è un
omaggio ad hoc
a Ontani?
Partendo
da Seth Price, la prima cosa da dire è che si tratta di un libro dâartista,
ideato e concepito in ogni sua parte da Price con Joseph Logan. Non è una mera
documentazione della mostra al MAMbo, ma piuttosto un viaggio attraverso i Calendar
Paintings
accompagnato da un testo di Tim Griffin. Per quanto riguarda il cofanetto di
tre volumi dedicato a Ontani, la miglior spiegazione risiede nella variegata
poetica dellâartista bolognese. Con lui sono stati scelti i colori guida
(magenta, oro e ciano), con lui sono stati decisi il formato, la carta e le
preziose immagini lenticolari che contraddistinguono la versione deluxe. Ontani
ha lavorato a stretto contatto con i grafici e i tipografi, mantenendo quel
filo diretto necessario per affrontare le fisiologiche difficoltĂ tecniche che
stanno alla base della traduzione della sua opera in forma di catalogo, senza
per questo aggravarne i costi.
Veniamo
alla terza tipologia di libro. Insieme alla Ikon Gallery avete editato unâampia
raccolta di scritti di Penone. Si potrebbe dire che in questo modo si apre il
ramo âsaggisticoâ. Anche in questo caso la domanda è: si tratta dâun volume che
darĂ inizio a operazioni analoghe? E non mi riferisco solo agli scritti
dâartista, ma magari a vera e propria collana di saggistica dâarteâŚ
Lâoperazione
portata avanti per il libro Giuseppe Penone. Scritti 1968-2008 è inevitabilmente debitrice di
una caratteristica fondamentale dellâartista stesso: il costante corredo
testuale che ha accompagnato lâintera sua ricerca. Come si diceva in
precedenza, questi primi volumi di Edizioni MAMbo sono degli apripista e come
tali intraprendono strade che si chiariranno in seguito. La prossima
pubblicazione sarĂ edita in occasione della mostra su Fellini â prevista per la
primavera del 2010 â e si baserĂ sulla collaborazione tra due âgiovaniâ realtĂ editoriali
bolognesi, nello specifico MAMbo e Cineteca.
Uno
sguardo alla situazione italiana: sono pochi i musei che hanno fatto una scelta
come la vostra. E spesso si tratta di realtĂ piĂš ampie, come la Fondazione
Torino Musei. Cosa ne pensi di questo scenario, dominato da 3-4 grandi editori?
Credo che
il nostro pensiero riguardo lo scenario che hai descritto possa essere
riassunto dalla scelta di percorrere la strada della produzione autonoma.
Chiudiamo
con una presentazione: chi è Edizioni MAMbo?
Edizioni
MAMbo è uno staff giovane, nato allâinterno del museo con i ruoli di corporate
identity supervisor,
ricerca scientifica e ufficio comunicazione, che ha assunto la gestione del
design, dellâediting e della produzione della nuova linea editoriale. Per MAMbo
diventare editore rappresenta unâulteriore sfida alla funzione canonica di
museo come âcontenitoreâ, un ulteriore passo verso lâidea di museo
diffuso, produttore, non solo divulgatore, di cultura.
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giacomelli
*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 61. Te lâeri perso? Abbonati!
Info: info@mambo-bologna.org; www.mambo-bologna.org
[exibart]
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