8 – 15 dicembre 2013 | “Spatial Practices”di Cecilia Guida

di - 17 Dicembre 2013

Vi è ma capitato, camminando nella vostra città, di imbattervi in una zona chiusa per lavori e non sapere assolutamente che opera stiano costruendo (generalmente c’è uno smilzo cartello con scritto “comune di… vietato l’accesso”)? Poi un giorno si tolgono finalmente le transenne e ne emerge un’ “opera” orribile.
La discussione che si è svolta alla Triennale di Milano venerdì 12 dicembre partendo dal libro di Cecilia Guida “Spatial Practices” a cui erano presenti, oltre all’autrice, Antoni Muntadas, Edoardo Bonaspetti, Stella Succi e Alessandra Donati ha aiutato a compiere un passo in avanti verso l’identificazione dei problemi alla base dello scollamento tra le opere “pubbliche” e la comunità che le vive quotidianamente. Innanzitutto il fatto che la nostra legge sui beni artistici si basa tutt’oggi sui concetti della legge Bottai del 39 e che le committente di opere pubbliche sono sancite da dinamiche di potere e di denaro.
(Se volete approfondire in merito leggete l’intervista ad Alessandra Donati, Docente di Diritto Comparato all’Università Bicocca di Milano: www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=41320&IDCategoria=204).
Scopriamo anche che in un processo edilizio di beni di pregio l’artista coinvolto – quando coinvolto – non collabora con l’architetto sin dall’inizio del progetto, ma viene chiamato alla fine, causando spesso un totale scollamento nel risultato.
La ricerca di Guida, profonda e tassellata da numerose esperienze tra cui quelle alla Fondazione Pistoletto, alla Columbia University e alla New School for Social Research e basata sulla proposizione di una nuova terminologia – in primis quella di spazio pubblico che diventa spazio espanso, in cui non interessa più distinguere il reale dalla rete ma il modo in cui avviene il processo di concepimento di un’opera – ha attivato meccanismi virtuosi di dialogo con figure professionali esterne al mondo dell’arte. La giurista Alessandra Donati si sta impegnando nella formulazione di una proposta di legge studiata in sinergia con artisti, operatori culturali e associazioni tra cui ARTInRete della Fondazione Pistoletto. Ascoltarla affermare: «Dobbiamo riformulare le proposte di legge partendo dal concetto di “spazio espanso”» posiziona l’arte in dialogo con la vita . Come ha affermato Muntadas durante l’incontro: «Se un artista fa una performance in un luogo aperto ha importanza, se quella performance diventa abitudine della comunità assume un impatto fondamentale».
Ci auguriamo vivamente che i temi trattati diventino pratica oltre i confini della Triennale.
——–
that’s contemporary mappa l’arte contemporanea a Milano dal 2011.
that’s contemporary è un progetto curatoriale in forma di agenzia di produzione.
that’s contemporary commissiona, produce e cura progetti a metà strada tra la pratica artistica e un uso creativo delle tecnologie e dei meccanismi della comunicazione.

Articoli recenti

  • Mostre

Robert Indiana a Venezia: Il Dolce Mistero dell’arte e dell’identità americana

Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…

29 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19
  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10