Categorie: toscana

fino al 30.XII.2008 | Hidetoshi Nagasawa | Quarrata (pt), Villa La Magia

di - 15 Ottobre 2008
Due punti di fuga idealmente individuati fuori dalla Tinaia di Levante, la sfera dell’interiorità. Poi la materia: marmo bianco di Carrara. E l’installazione Dove tende Aurora. Bosco di colonne di Hidetoshi Nagasawa (Tonei, 1940; vive a Milano) prende forma. L’idea, “rendere visibile l’invisibile”, e la realizzazione, un bosco che “vive” in un interno.
Il sapore del passato si gusta nell’oscurità e nel passaggio attraverso il labirinto di colonne. Le grandi volte della settecentesca tinaia in mattoni rossi sono una sorprendente scenografia e l’opera ne esalta e ne valorizza la visione. Nella semioscurità l’occhio ha qualche attimo di adattamento, poi focalizza il “bosco”: è un dedalo ideale che porta alla ricerca dell’io, del sentire profondo, del concetto. Lo spazio è cadenzato da un intreccio di colonne marmoree bianche che creano un chiostro moderno con molti richiami al passato e alla storia dell’arte occidentale e orientale. Architettura semplice ed esemplare, raffinata ed essenziale, veramente suggestiva.
L’installazione è composta da 49 colonne, di cui otto non visibili ma che delimitano le linee prospettiche, collegate nella loro parte alta da strisce anch’esse di marmo bianco. L’opera è stata creata appositamente per questa mostra a Villa La Magia. Purtroppo non rimarrà nell’ambiente che è assolutamente il suo contorno ideale, dove il “genius loci” si assapora in ogni angolo ed è spirito e cardine del progetto sul contemporaneo su cui il Comune di Quarrata si è impegnato con successo da alcuni anni.

L’altra installazione, quella sì permanente, è fuori, in un angolo appartato del giardino, dietro la tinaia, ancora mai utilizzato. Nagasawa l’ha scelto per la sua vicinanza al bosco, dov’era sua intenzione posizionare l’opera. Poi ha deciso per maggior sicurezza e possibilità di conservazione di “rovesciare” il suo giardino e ha creato un’idea di bosco all’interno del parco. Nel Giardino Rovesciato l’artista intreccia due archi in una spirale con l’antico metodo del muro a secco, col cotto dei coppi, col rosso pompeiano dell’intonaco interno. Tale avvolgente spazio contiene un primordio di bosco. È un inizio: “In principio era… il seme”.

Anche in quest’opera si punta lo sguardo verso il mistero dello svolgersi della vita. Solo a un albero di melograno è demandato lo sviluppo dell’opera. La scelta celebra il significato del frutto, sinonimo da millenni di fertilità ed esuberanza di vita. A questa pianta che attraversa il mito e il divino, sacra a Giunone e a Venere, simbolo di resurrezione e di ardente amore dalla Persia all’Estremo Oriente, l’artista affida l’evoluzione dell’opera. Lo assurge a princeps e principium del ciclo naturale e della casualità del divenire.

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daniela cresti
mostra visitata il 27 settembre 2008


dal 27 settembre al 30 dicembre 2008
Hidetoshi Nagasawa – Giardino Rovesciato
a cura di Katalin Mollek Burmaister
Villa Medicea La Magia
Via Vecchia Fiorentina, 63 – 51039 Quarrata (PT)
Orario: domenica ore 10-12 e 15-17; da lunedì a venerdì su prenotazione
Ingresso libero
Catalogo Gli Ori
Info: tel. +39 0573771408; urp@comune.quarrata.pt.it

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