Nelle opere dei due artisti c’è modo di scoprire gli aspetti più intimi dell’esistenza, della quale il segno ne è l’indicatore. Da ogni traccia emergono rivelazioni: i lavori di entrambi cercano la bellezza studiandone meticolosamente le mosse, meditando e intervenendo sui percorsi che ne delimitano i confini. I disegni di Omar Galliani appartengono a una cultura mediterranea, coinvolgono l’uomo, la natura, immagini mitologiche, simboli e forme alchemiche nelle quali si ritrovano elementi spirituali (riconducibili anche a periodi della storia dell’arte o alle culture orientali) oppure vi si trovano anatomie contemporanee e profili variabili che, tramite la grafite, diventano mistici e anacronistici. L’artista colloca le rappresentazioni dentro un tempo sospeso, quasi immateriale, ma la rende sempre palpabile e fruibile dentro le sue stesse complessità.
Le ricerche dei due artisti si coniugano dunque per offrire l’opportunità di guardare dentro i più disparati aspetti dell’immagine, in una morfologia riflessa. Dimentichiamoci i crocevia, quei paragoni fine a se stessi. In quanto spettatori non ci serve più sapere qual è il punto preciso di connessione in ciò che stiamo vedendo, non dovremo più curarci di comprenderne le analogie (che ci sono, ma ci sono sempre in tutto), perché non c’è da fare altro che aprirsi agli infiniti spazi della figura, oltre i confini di una pelle – quella tracciata dai segni – che traspira il mondo e le sue immagini.
Cinzia Pistoia
mostra visitata il 16 luglio
dal 17 luglio al 3 settembre
Omar Galliani, Bruno Walpoth. Suggestioni tra arte Mediterranea e arte Nordica
Museo di Arte Contemporanea di Cavalese
P.tta Rizzoli, 1 – Palazzo Rizzoli, Cavalese, TN
Tel. 0462 235416
info@artecavalese.it
www.artecavalese.it
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