Crossings porta i Glocal Tools in Calabria, per un confronto sulle aree marginali

di - 9 Luglio 2020

Teoria, comunicazione e costruzione, per immaginare nuove possibilità per le aree marginali, a partire proprio dalla loro specificità. Incrociando queste tre direttrici si muoverà Crossings Glocal Tools, il calendario di workshop, seminari e talk che si svolgeranno dal 10 al 20 luglio 2020 a Belmonte Calabro, a cura di La Rivoluzione delle Seppie, in collaborazione con il collettivo di architettura Orizzontale, l’associazione culturale Ex Convento e la London Metropolitan University di Londra. Dieci giorni di confronti tra esperienze internazionali e locali, per sperimentare nuove forme dell’abitare e mettere a punto una nuova idea di tessuto urbano, per superare la contrapposizione tra centro e periferia. Un tema che, oggi, tra sovraffollamento e smart working, è diventato quanto mai urgente e con diverse possibili diramazioni.

I protagonisti di Crossings 2020 Glocal Tools

Tra i protagonisti, Roberto Cremascoli, Gideon Boie, Ippolito Pestellini Laparelli, Orizzontale, constructLab, Collectif etc., Roberto Zancan, BASE Milano, Lo Stato dei Luoghi, Marco Petroni, che si alterneranno nel corso di una sessione collettiva, in programma dal 10 al 20 luglio 2020, che sarĂ  fruibile anche attraverso le piattaforme digitali.

«Nelle ultime edizioni di Crossings ha preso forma l’organismo BelMondo, ovvero il mondo immaginario che trova spazio nella reale Belmonte Calabro, che cerca di mettere in relazione più realtà presenti in uno stesso momento e in uno stesso luogo: chi cerca una casa, chi ne costruisce una e chi vorrebbe vedere la propria in maniera diversa, con la missione della ricerca del medesimo common ground di condivisione», spiegano gli organizzatori.

L’edizione 2020 di Crossings prende ispirazione dai Global Tools, esperienza di radical design fondata nel 1973, dall’unione di gruppi e figure dell’architettura radicale, dell’arte povera e dell’arte concettuale, e incentrata su un programma multidisciplinare di scuola senza studenti né professori, «un progetto collettivo in continua trasformazione e verifica: un momento educativo allargato che ha suggerito un’alternativa alla educazione tradizionale senza però creare un altro modello». E così, traslando questa particolare esperienza nel mondo contemporaneo, è stato sviluppato Glocal Tools, un percorso di seminari e tavole rotonde, a partire dall’organizzazione di tre ristretti gruppi di lavoro incentrati sui temi della teoria, della comunicazione e della costruzione. L’organizzazione di questi tre gruppi è iniziata già ad aprile: i diversi partner, collaboratori e consulenti hanno lavorato per impostare e definire i contenuti che saranno le fondamenta del progetto.

Il calendario dei tavoli di lavoro

Mercoledì 15 luglio, il Gruppo Teoria presenterà il talk “Cura radicale: pratiche per gli spazi marginali”, che coinvolgerà architetti e teorici come Roberto Cremascoli (COR Arquitectos), Gideon Boie (BAVO), Matteo D’Ambros e Sergio Sanna (Ground Action) e Ippolito Pestellini Laparelli (2050+), con la mediazione di Giulia Ricci (Domus), che si interrogheranno su quelle che sono le pratiche di cura per gli spazi fisici e virtuali, dietro alle quali sta una rifondata comprensione dello spazio antropizzato.

Giovedì 16 il Gruppo Comunicazione discuterà su “Strategie e strumenti di comunicazione per la riattivazione culturale”, assieme a BASE Milano, l’agenzia di comunicazione Dude e la rete Lo Stato dei Luoghi, il tutto mediato dai due giornalisti di Radio 24 Maurizio Melis e Raffaella Calandra.

Venerdì 17 il Gruppo Costruzione presenterà la tavola rotonda dal titolo “Una diversa dimensione dell’architettura: Il progetto come strumento per creare un sistema di relazioni”, che ospiterà i collettivi di architettura Orizzontale, constructLab e Collectif etc., con la mediazione di Marco Petroni (giornalista, autore del libro “Going Real – Il valore del progetto nell’epoca del post-capitalismo”).

A questi talk si sommeranno numerose altre attivitĂ , che sarĂ  possibile sempre seguire da remoto, come il liveness show con gli studenti della London Metropolitan, una seduta di psicoterapia di gruppo presieduta da Roberto Zancan (architetto e docente presso lo HEAD di Ginevra), il dibattito sulla rigenerazione dei beni confiscati alle mafie del sud con Marina Tornatora (UNIRC) e Emanuele Piccardo (plug_in), proiezioni video e una giornata di convivio che coinvolgerĂ  altre virtuose realtĂ  calabresi, domenica 19, con Urban Lab, I Live in Vaccarizzo, HortusAcri e FaRo.

Per il ristretto gruppo che sarà fisicamente presente durante la residenza, alla teoria si alterneranno le attività manuali, artigianali e artistiche. Sarà proseguita l’esperienza già avviata nella Casa Belmondo con ulteriori azioni di ristrutturazione edilizia.

Qui tutte le informazioni sugli appuntamenti.

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