L’impiego di energia solare in architettura è una scommessa aperta su cui l’Italia sta facendo passi da gigante, ed un importante contributo alla sua diffusione potrebbe essere dato anche dal successo di questa mostra, voluta con estremo impegno da Francesca Sartogo di Eurosolar e Andrea Vidotto di Roma TRE, promotori della tappa italiana. Si tratta infatti di un allestimento curato in prima persona da Herzog, già presentato con notevole successo a Monaco, ed ora riadattato ai superbi spazi dell’Acquario Romano, novella sede della Casa dell’Architettura per l’Ordine degli Architetti di Roma.
Il materiale esposto rappresenta al meglio una produzione edilizia fatta di ricerca tecnica e concretezza. Ogni edificio raccoglie in sé importanti riflessioni sul rapporto tra microclima interno e contesto, e presenta soluzioni tecnicamente innovative. Incredibile è il numero di brevetti con cui Herzog corona la ricerca sottesa a ciascun progetto; già solo i dettagli costruttivi potrebbero riscrivere un intero manuale , e molte tecniche sono ormai diventate di uso comune.
Le gigantografie sospese nell’eclettico atrio preannunciano quanto meglio illustrato sulle balconate con numerosi modelli di studio, e pannelli esplicativi.
Una lettura attenta della mostra può risultare molto istruttiva; traspare chiaramente sia l’attitudine alla didattica del Prof. Herzog, che ha ormai trasformato l’Università di Monaco in un efficiente laboratorio, sia la capacità quasi artigiana dell’Arch. Herzog, che del capire come si produce un oggetto ha fatto la sua fortuna.
Trionfo della mostra è l’opera più in vista della sua recente produzione: il Tetto d’Europa, per la piazza centrale dell’Expo 2000 di Hannover. Eccezionale esempio di uso del legno in Architettura: materiale sostenibile per eccellenza, in quanto risorsa rinnovabile e produttiva di qualità ambientale, portato qui ai limiti delle capacità tecnologiche. Una dimostrazione magistrale di interpretazione “moderna” di un tema caratteristicamente tradizionale.
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